Sul padre dell'informatica straconcordo (i padri sono ben altri e alcuni sono venuti pure secoli prima), anche se non ho idea di chi possa aver pensato una minchiata simile. Però sul processo di "informalizzazione" del computer, trasformandolo da calcolatore ad uso tecnico/scientifico ad elettrodomestico di consumo, dimmi se è poco, proprio su questo ha cambiato il mondo! Chissà ora quanto la tecnologia informatica sarebbe accessibile al consumatore medio e quanto si sarebbe evoluta se non fosse avvenuto questo processo.
L'eccezionalità dei prodotti Apple sono la leggerezza e la resistenza e sono caratteristiche che sono impossibili da smentire: io ho un Ipod 3G da 4 anni, e dopo ventimila cadute funziona ancora alla perfezione, una resistenza simile non me la darebbe nessun prodotto, o se questo prodotto esistesse, mi verrebbe chissà venti euro in meno senza conoscere l'affidabilità del marchio, altri lettori mp3 che ho comprato in passato mi sono costati la metà e mi sono durati qualche mese, che convenienza ci ho trovato?
Steve Jobs ha trasformato il marchio Apple in affidabilità pura rinnovandolo sempre velocemente senza far sentire troppo i vecchi consumatori "fregati" perché ha sempre tenuto a queste due caratteristiche facendosi ripagare in affidabilità nonostante i (tanti) soldi spesi.
E' ovvio che i vari Ipad, Iphone (Ipod invece no) non siano chissà quali grandi invenzioni, visto che quando sono stati creati facevano parte di una nuova generazione in rilancio quale quella touch, ma sono prodotti creati sotto una filosofia completamente diversa da quella che può essere stata utilizzata un tablet o uno smartphone comune, che si avvicinano incredibilmente alle aspettative del venditore.
Questo modo di pensare era un vero e proprio talento. Leggevo stamattina in un articolo sul Sole 24 Ore che uno dei motivi principali per cui è stato cacciato nell'85 da Apple, oltre alla personalità vulcanica, fu quello di omettere all'ultimo momento delle prime fabbricazioni del Macintosh la ventola di raffreddamento, perché creava troppo rumore creando fastidio all'utente, questa intuizione è dovuta costare una nuova fabbrica di produzione per la Apple, nonché tanti frastimi per Jobs. Ma proprio qui che sta il suo genio: capisce le necessità dell'utente, anche le più stupide e come è ritornato da Apple l'ha fatto notare ancora di più.
Per questo preferisco definirlo genio della tecnologia che dell'informatica, perché riesce ad aggirare il prodotto in favore dell'utente, trasforma una fantasia in prodotto. Questo è cambiare il modo di viviere, ditemi se è poco...
Lo slogan pubblicitario Think Different secondo me si lega proprio su questo pensiero che ha incoraggiato la sua creatività, è elevato ad una potenza esagerata senza ombra di dubbio, ma non è assolutamente banale, semmai viene preso in una maniera superficiale dai tanti (anzi fin troppi) che lo inneggiano.