Trovo assurdo che siamo così schiavi delle nostre abitudini da non avere il coraggio di affrontarle ma solo di inventarci sempre nuovi strumenti per aggirare l'ostacolo. Sì, lo so, il mio pensiero ha radici cattoliche, non ci posso fare niente.
Basterebbe stare un minimo più attenti e ridurre i consumi di carne piuttosto che inventarci le piantagioni di polli.
Per carità, l'intenzione è nobile, ma è il background che è demenziale: sembra quello che piuttosto che alzarsi dalla sedia per prendere il telecomando, s'inventa il braccio telescopico per arrivarci da seduto.
Io vorrei che fossimo meno comodi, soprattutto quando si parla pur sempre di vite di animali, e che invece di inventarci sempre nuovi modi per ignorare i nostri problemi, li affrontassimo seriamente, una buona volta.
Perchè sarà anche vero che così non soffrono cerebralmente, ma si svilisce ancora di più il valore della vita di quegli animali. Che se prima faceva schifo, ora io la vedo peggiorata. Che poi se sta cosa mette il bavaglio alle proteste degli animalisti, verrà meno la corrente di pensiero più forte contro gli allevamenti intensivi (per quanto la sofferenza sia solo uno dei temi); è un via libera definitivo all'allevamento intensivo e all'abuso di carne nelle diete dei Paesi ricchi (con tutti gli sforzi che, anche tramite lo spauracchio delle sofferenze animali, si stanno facendo per variare la dieta dei meat-addicted).
E non dimentichiamo che problematiche primarie dell'allevamento intensivo (come l'impatto ambientale degli impianti di allevamento e trasformazione) resteranno le stesse.
Ma tanto una cosa simile si farà solo dietro obbligo di legge, voglio vederlo il gruppo Cremonini a rifare tutti gli impianti solo per non far soffrire gli animali.