Bè vista così, più che ritardato sono precoce. Se ora dò a mia figlia in mano il Pad del Wii U, fa due cose: prima dice 'beeeelloooo', poi lo lancia a mò di freesbee contro il TV, per poi esclamare: 'oohh... sè otto!' 
Per la verità conosco uno che non ha mai giocato in vita sua(ha sempre seguito cose completamente diverse: metal, batteria, concerti, libri, informatica), che a quarant'anni si è messo a giocare come un forsennato da quando gli hanno regalato una play. Ed è soddisfattissimo. Come quel tipo nel film di Nanni Moretti, che per tutta la vita studia l'ulysse di Joyce, e poi dopo avervisto casualmente 5 minuti di Beautiful in un bar, si appassiona accanitamente alla soap e non parla piu d'altro. 
mboh, io francamente so che con le console da casa non riesco a giocare (se non in multiplayer -- mk64), mentre posso tranquillamente passare un'oretta spensierata su 3ds. Mi sembra che l'investimento, in termini puramente psicologici, sia minore per quanto riguarda il portatile: non devo attaccare tv e cavi, non sono vincolato a stare sul divano, fondamentalmente sto pei casi miei e nessuno vede cosa faccio (a volte vedere l'espressione di uno che gioca a super mario è straniante: il contrasto tra un volto parecchio teso e quello che succede sullo schermo). Mentre ero in fila a pagare il 3ds vedevo dei nerd allucinanti che discutevano accesamente, e in maniera molto fastidiosa, sul fatto che non fosse ancora uscita la special edition di non so quale "hardcore" game per playstation. Ecco, mi piace giocare, ma francamente non vorrei mai che a nessuno passasse per la testa di considerarmi come un bambinone scemo che ne discute per ore. La cosa che forse mi dava maggiormente fastidio della xbox 360 è il fatto che ci fosse, lì, una comunità di persone che prendevano la cosa molto sul serio. Il che è normale quando sei adolescente, ma quando ne hai trenta? C'era una donna che su xbox live litigava col marito/compagno su chi dovesse pulire il culo alla figlia neonata che piangeva; c'erano dei tizi che passavano ore a fare le stesse operazioni ripetitive per ottenere un achievement di gears of war: e discutevano dei modi migliori e più efficienti per farlo -- la maggiorparte di loro era disoccupata e viveva coi genitori. Ecco, con un portatile mi sento al riparo da certe derive. Un po' ritardato lo sono, ma la cosa resta confinata in spazi per cui non devo dare spiegazione a nessuno, che non condizionano nè la mia immagine nè come io mi percepisco.
Questa è una spiegazione che mi do. L'altra invece è che ad una console portatile tendo ad affezionarmi di più, a sentirla maggiormente come un oggetto personale. Non ho mai sviluppato nulla di simile con n64, game cube o xbox360 (questa mi ripugna, anzi). Con game boy, gbc, gba, nds e, ultimamente, n3ds, ho sempre avuto un rapporto piuttosto viscerale. Leggevo un articolo su un sito nintendo straniero (non so se si può linkare) in cui sviluppavano una riflessione del genere.