Blade Runner mi è sembrato un film ragionato: potevano fare un Risveglio del Blade Runner più remake che sequel, invece la sceneggiatura prende le mosse sostanzialmente dal finale del primo film. Si è anche capito che il primo film aveva un certo sottotesto e si è tentanto di replicarlo (AHR AHR) in questo sequel.
Però non mi è piaciuto.
Blade Runner 1 era un film action ed "episodico" con un sottotesto esistenzialista dai risvolti sì epici (il rapporto replicanti-umani) ma che mai andava oltre la vita del protagonista (o quantomeno, vivevamo tutto dal suo pdv). Questo film prende questo sottotesto e lo pone come testo, puntandoci continuamente il dito e dicendo allo spettatore "VEDI????? E' UN FILM SUL RAPPORTO REPLICANTI-UMANI!!!". E se un tema del genere diventa proprio il perno del film è chiaro che non puoi focalizzarti su una singola persona, ed infatti sostanzialmente K è lo spettatore di qualcosa di molto più grande di lui. Blade Runner raccontava una storia che faceva riflettere, 2049 vuole far riflettere esponendo la Storia. La chiave interpretativa del film è nella frase della capa della società segreta: "Non importa la vita tua, o di Deckard, o di Pippo, importa quella del Prescelto". Purtroppo però allo spettatore non vengono forniti elementi per interessarsi alla Storia, ai Replicanti ed alla Società Segreta.
Peccato perché quando la Storia viene messa sulla sfondo ed il film si lascia andare a momenti più intimisti si hanno parti davvero belle, come quella con K-IA-prostituta, quella con K e la donna gigante o la prima scena con il Prescelto (quando ancora non si sa che è il Prescelto).
Insomma è un film ben fatto sui robot che nel futuro vogliono i nostri stessi diritti. Bellino, ma non è Blade Runner. E' una fanfiction su Blade Runner realizzata da chi BR l'ha pure evidentemente molto amato, ma senza il talento ed i colpi di genio del team originario.