Dunque, è stato appena annunciato Dr. Mario World, sviluppato con LINE (in pratica: "Il WhatsApp giapponese").
Penso che la strategia N stia cambiando: durante la gestione Iwata, i giochi mobile dovevano servire a pubblicizzare quelli per console Nintendo e la cosa ha avuto successo con Pokémon e Animal Crossing. Con la nuova dirigenza abbiamo visto approvare prima Dragalia Lost, un IP nuovo, e adesso Dr. Mario, un IP minore a cui avere pubblicità su mobile può giovare fino a un certo punto. Dragalia e Dr. Mario sono giochi mobile con l'unica finalità di essere giochi mobile (e far guadagnare soldi su mobile). Entrambi sono poi giocati sviluppati senza la partecipazione di DeNa, l'azienda che Iwata aveva eletto a partner privilegiato (Dragalia Lost è stato sviluppato da CyaGames, di cui Nintendo ha acquisito delle quote - portendo fra l'altro lo stesso giorno DeNa a perdere valore in borsa).
C'è poi il caso di Part-Time UFO: non è un gioco Nintendo vero e proprio, è un gioco HAL Laboratory con cui Nintendo non ha avuto niente a che fare. Tuttavia, è singolare che HAL abbia deciso di esordire su mobile non con uno spinoff di Kirby ma con un IP del tutto nuovo (Intelligent System - che ha con Nintendo gli stessi rapporti di HAL - ha esordito con Fire Emblem Heroes, proponendo a Nintendo in prima persona il gioco e il suo concept).
Sembra quindi che non ci sia più la volontà di Iwata di usare i giochi mobile come pubblicità ai giochi per console Nintendo "come le pubblicità animate degli anni '80 erano solo pubblicità ai giochi NES e GameBoy" (paragone di Iwata).
Se così fosse da una parte la cosa non mi spiacerebbe affatto: piuttosto che vedere uno Zelda adattato a forza al mio telefono, preferisco di gran lunga vedere delle versioni "lite" di Nintendogs, Picross, Rhythm Tengoku, WarioWare o per l'appunto Dr. Mario: giochi di gran lunga più adatti al mobile. D'altra parte viene da chiedersi quale strategia di monetizzazione Nintendo userà per questi giochi.