Pikmin 3

Recensione per Pikmin 3


Dopo ben 9 anni di attesa è arrivato Pikmin 3, il terzo capitolo della serie Pikmin.
Annunciato originariamente per Nintendo DS nel 2005 per poi essere cancellato e riannunciato nel 2008 per Wii e infine spostato su Wii U nel 2011, finalmente possiamo mettere le mani sopra al gioco. Purtroppo non arriva nel momento migliore, infatti le vendite di Wii U non decollano, causa il parco titoli troppo debole e Pikmin 3 si presenta come il primo di una serie di titoli che faranno il rilancio della console ammiraglia di Nintendo.
Una responsabilità non da poco considerando che i precedenti 2 capitoli non sono stati best seller, e che in totale hanno venduto solo 3,86 milioni di copie.

I PIKMIN SONO TORNATI



Dopo ben 9 anni dal precedente capitolo è difficile dire se un gioco rimarrà un seguito o sarà qualcosa di completamente diverso.
Nel caso di Pikmin 3 la risposta è la prima e, nonostante il lungo lasso di tempo trascorso da Pikmin 2, il gioco rimane fedele allo stile dei precedenti capitoli e mantiene quel gameplay unico, quasi magico. I miglioramenti sono evidenti in ogni singolo aspetto del gioco, partendo dall’IA (intelligenza artificiale) dei Pikmin, al comparto tecnico passando per quello grafico e quello sonoro.
Purtroppo vi è qualche piccolo peggioramento nei comandi e nell’IA dei Pikmin. Essi ora seguono perfettamente i movimenti del capitano, rendendo non più necessario fare larghe curve per evitare i che si incastrino. La scelta del colore del Pikmin da lanciare non è solo stata migliorata, ma è stata resa perfetta.
Nei precedenti capitoli il capitano lanciava il colore di Pikmin più vicino ad esso e si creava il rischio (specialmente in movimento) di sbagliare colore, ma qui il difetto è stato sistemato. Ora Il capitano non prende più il tipo di Pikmin più vicino, ma quello scelto dal giocatore e la distanza non influisce minimamente.
L’unica cosa che è stata peggiorata è la capacità di evitare i muri dei Pikmin, qui praticamente sparita. Nei precedenti capitoli, quando i nostri esserini sbattevano contro i muri, ritornavano indietro aggirandoli o addirittura li aggiravano ancora prima di toccarli, mentre qui continuano a corrervi contro sperando di attraversarli prima o poi.


COMANDI E SISTEMI DI CONTROLLO



I comandi del Wii U GamePad si presentano come una versione migliorata dei già perfetti controlli del GameCube, però vi sono dei difetti.
Se nei capitoli precedenti i Pikmin si richiamavano con B, si lanciavano con A e si congedavano con X, qui la presenza di  4 pulsanti dorsali ha rimesso in discussione l’intero sistema di controllo. Il puntatore ora può andare anche molto distante dal capitano, cosa che permette di richiamare i Pikmin e di lanciarli anche da distanze elevate. I Pikmin si richiamano con Zl, e B è stato riassegnato al loro congedamento, mentre il tasto X è rimasto inutilizzato.
Il tasto ZL porta con se una nuova funzione, ovvero la funzione "carica", che consiste nel tener fermo il mirino su un determinato nemico o punto per poi mandare alla carica tutti i Pikmin al proprio comando. Questa funzione, sebbene utile, non riesce a sostituire completamente la mancanza del secondo stick, che qui viene usato per girare la telecamera. Funzione abbastanza inutile, dato che con L si può centrare la visuale e girarla a proprio piacimento, rendendo inutile il secondo stick.
Per cercare di far sentire meno la mancanza del secondo analogico è stata aggiunta anche la schivata, una mossa che, premendo la croce direzionale a destra o sinistra, permette ai Pikmin di eseguire un capriola laterale, utile per schivare eventuali attacchi nemici.
Una bella mossa, non c’è che dire, ma non compensa la mancanza del secondo stick. Un'ultima nota va detta sull’assenza dello zoom, gestito in automatico dal gioco.
Per quanto riguarda la combinazione Wiimote + Nunchuk, le mappature dei pulsanti rimangono uguali a quelle delle versioni Wii di Pikmin 1 e 2, ma con una sostanziale differenza: per congedare i Pikmin bisogna scuotere il Nunchuk, un comando decisamente scomodo che poteva essere benissimo lasciato al pulsante C, se questi non fosse stato assegnato al cambio di colore dei Pikmin.

GAMEPLAY



Il gameplay, se escludiamo l'aggiunta dei nuovi Pikmin (Roccia e Volante), principalmente rimane invariato, ovvero: iniziare la giornata, pianificare cosa fare e cercare di prendere più frutta possibile prima che arrivi il tramonto.
I primi essendo molto duri sono in grado di rompere vetri e cristalli, inoltre sono immuni agli aghi e agli schiacciamenti, però sono leggermente più difficili da richiamare. I secondi, grazie alle loro ali, sono in grado di trasportare oggetti e di combattere volando, ma non sono adatti alle battaglie per terra.
I Pikmin rossi, oltre ad avere un attacco potente ed essere immuni al fuoco, guadagnano la nuova abilità di rompere i muri molto velocemente; i gialli, oltre a poter essere lanciati in posti molto alti ed essere immuni all’elettricità, guadagnano il nuovo potere di scavare velocemente, ma perdono quello di essere gli unici Pikmin a portare le rocce bomba, capacità estesa a tutti i tipi di Pikmin; mentre i blu rimangono con la sola abilità di poter respirare sott’acqua.
Le cipolle ottengono una nuovo potere, ovvero quello di fondersi con le altre creando cosi un’unica grande cipolla che contiene tutti i tipi. Cosa molto utile, e introdotta principalmente perché 5 cipolle sarebbero state troppe. Per decidere il colore dei Pikmin a cui dare l'oggetto che si sta trasportando, si utilizza il criterio della maggioranza già visto in Pikmin 2. Il fatto di avere 3 capitani permette di agire in modo più efficiente e veloce, anche grazie al supporto del Wii U GamePad, che permette, con la funzione "dirigiti qui", di mandare i capitani in determinati punti in automatico. Però non vi è un grande sfruttamento dei 3 capitani, che vengono usati la maggior parte delle volte per prendere oggetti o Pikmin dimenticati.


TRAMA, AMBIENTAZIONI E PERSONAGGI.



La trama di questo nuovo capitolo è in parte un reboot (azzeramento) della serie. Come in Pikmin 2, comincia con un evento piuttosto drammatico.
Sul pianeta Koppai, a causa di un boom delle nascite e alla assenza di pianificazione, le risorse alimentari stanno per esaurirsi. Con un ultimo gesto disperato vengono mandate nello spazio delle sonde chiamate “SPERO”, per cercare pianeti con delle fonti alimentari (Sono abbastanza intelligenti da aver creato astronavi che viaggiano alla velocità della luce ma non capiscono che se mangi la frutta senza mai ripiantarne i semi un giorno sparirà?).
Purtroppo tutte le sonde tornano con un responso negativo. Tutto sembra perduto, quando l’ultima sonda torna con una notizia incredibile: un pianeta pieno di fonti alimentari, che viene chiamato PNF-404(Page not found 404? O meglio Planet not found 404?) che altri non è che la Terra in un futuro molto distante, come si può vedere dalla disposizione dei continenti in cui l’umanità si è estinta (I motivi potrebbero essere tanti, guerra nucleare, surriscaldamento globale,attacco alieno... c’è solo l’imbarazzo della scelta). Così viene organizzata una spedizione verso il pianeta, ma poco prima dell’atterraggio qualcosa va terribilmente storto...
La trama di Pikmin 3 non è niente di eccezionale, ma è buona. Durante il gioco vi è un continuo progredire di questa trama (Al contrario di Pikmin 2, che aveva una storia piuttosto ferma, la quale l'unico modo per farla progredire era finire il gioco) con molti avvenimenti e colpi di scena che portano a scoprire che sul pianeta vi sono anche Olimar e Louie, i protagonisti del precedente capitolo, tornati per la seconda volta sul pianeta.
L’unico difetto della trama e che lascia molti quesiti in sospeso, come potrete vedere finendo il gioco al 100%, che si spera vengano rivelati in qualche modo.
I personaggi, Alph, Brittany e il capitano Charlie non sono molto caratterizzati, ma hanno comunque una loro personalità, che viene espressa principalmente tramite i loro dialoghi sull’astronave Drake (Nome scelto in omaggio del 4° capitano "D", Eliminato in fase di sviluppo) visualizzabili premendo più volte Y sulla mappa.
Nel precedente capitolo, Olimar e Louie venivano caratterizzati grazie alla Piklopedia, l’enciclopedia dei tesori e delle creature, ma qui, data l’assenza della suddetta, risulta difficile caratterizzarli.
Le 4 aree (più la 5° molto più piccola e che va affrontata in modo totalmente diverso di cui non parlo per non fare spoiler) nonostante siano decisamente grandi, impegnative, molto curate nei dettagli, ben strutturate e assolutamente inclini a numerose e ripetute visite per poterle completare al 100%, sono poche per un gioco con un così lungo ciclo di sviluppo, principale problema è la mancanza dei dungeon, di cui parlo più approfonditamente più avanti.

GRAFICA E SONORO



Sotto l’aspetto grafico Pikmin 3 risulta uno spettacolo, le aree sono proprio ben curate e le animazioni dei Pikmin incredibili. Certo, c’è qualche texture di bassa qualità e alla fine di ogni giornata durante il resoconto ogni tanto ci sono cali di frame rate, ma lamentarsi della grafica di Pikmin 3 non ha molto senso.
Per quanto riguarda il sonoro, le musiche, sempre composte da Hajime Wakai, compositore dei temi dei precedenti Pikmin, sono favolose, a partire dalle musiche calme e spensierate delle prime aree a quelle adrenaliniche delle battaglie. Spicca senza dubbio la musica dello staff credits, un vero capolavoro. Come le musiche, gli effetti sonori sono molto curati, tanto che ogni colore di Pikmin ha un sua voce e i versi dei nemici sono estremamente realistici. Ogni tanto, di sottofondo, capita di sentire versi di grilli o uccelli, che fanno immedesimare nella natura come non mai.


LONGEVITA'



In quanto a longevità il gioco è molto simile al primo capitolo, ovvero non molto lungo, con una rigiocabilità molto alta che fa dimenticare il problema.
La modalità storia lascia un po' a desiderare in quanto contenuti, specialmente per la carenza di tesori da recuperare.
La modalità sfida è divertente e frenetica, al contrario della modalità storia più calma ed è anche un occasione per incontrare i Pikmin bianchi e viola, i 2 tipi di Pikmin introdotti nel precedente capitolo (Nonostante questi ultimi abbiano perso la loro forza). Questa modalità ha solo 5 aree e pure piccole, ma sono 5 aree con un level design studiato ad arte che permette di adottare differenti stili di gioco. La modalità Bingo è una versione enormemente migliorata della battaglia a 2 giocatori di Pikmin 2, più divertente della modalità sfida che permette di sfidarsi con un amico a chi recupera per primo determinati oggetti. L’unico grosso problema del gioco, che incide sulla longevità, sul sonoro sulla grafica, sul gameplay, sulla varietà delle aree dei e dei nemici è l’assenza dei dungeon.
L’assenza dei dungeon di Pikmin 2 si fa sentire molto durante il gioco e i suoi effetti sono molteplici come la scarsa longevità del gioco, la scarsa varietà e quantità di nemici ( la Vermentilla Pileata la si trova una volta in tutto il gioco, e il coleto arancione appena 2), la scarsità di oggetti da recuperare (201 contro 66, eh!), la scarsa varietà di aree, (quelle in superficie, a parte il clima bene o male sono uguali) e l'assenza dei Pikmin bianchi e viola (gestire 7 razze nelle aree in superficie sarebbe stato troppo complicato, ma non con i dungeon).
I dungeon oltre ad offrire un stile di gameplay totalmente diverso con l’assenza di tempo limite, avrebbero potuto offrire una varietà di nemici molto ampia, grazie al fatto che sono sotto terra avrebbero potuto avere una grande varietà di stile: partendo dai livelli metallici a quelli a tema "giocoso" di Pikmin 2, dato che ogni volta che vi si entra, i livelli si modificano, e avrebbero aumentato di molto la già alta rigiocabilità del gioco. Inoltre le loro atmosfere avrebbero permesso di inserire musiche eccellenti e solo il fatto di vederli in HD sarebbe stato incredibile.
Ma nonostante tutto il gioco riesce a cavarsela lo stesso anche senza di loro, grazie a quella rigiocabilità che caratterizza da sempre la serie Pikmin.

CONCLUSIONE



Pikmin 3 è un capolavoro sotto ogni aspetto, dall'ottimo comparto tecnico alla grande cura riposta nella grafica e nel sonoro, che espande e perfeziona la formula originale .
Il gameplay rimane quello degli altri Pikmin, qualcosa di unico è originale che solo Nintendo sa fare. Certo, dopo 9 anni ci si poteva aspettare un po' di più in termini di contenuti e longevità, ma il gioco e già ottimo anche così.
Di sicuro da solo non riuscirà a cambiare le sorti di Wii U, ma è un ottimo inizio per la rimonta della console.

Scheda tecnica


Valutazione

Divertimento — 10
  • Dall'inizio alla fine il divertimento non cala mai, e le altre modalità contribuiscono a renderlo perfetto.
Sonoro — 9,5
  • Musiche fantastiche ed effetti sonori molto curati e azzeccati.
Grafica — 8,5
  • Aree e animazioni molto curate.
  • Qualche Texture di bassa qualità e cali di frame rate.
Giocabilità — 9
  • Giocabilità fluida e divertente.
  • Comandi un po' macchinosi.
Longevità — 8
  • Un'altissima rigiocabilità.
  • Scarsa quantità di aree nella modalità storia.

Totale 9.0


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