Pokémon Mystery Dungeon

Mentre i nostri amici giapponesi si stanno già gustando con gran piacere Pokémon Perla/Diamante, a…

Pokémon Mystery Dungeon (1)
Mentre i nostri amici giapponesi si stanno già gustando con gran piacere Pokémon Perla/Diamante, a noi Europei tocca accontentarci di un nuovo Spin off della serie Pokémon, ovvero questo Mystery Dungeon.
 Sviluppato da Chunsoft, PMD, a differenza di altre rivisitazioni del celebre franchise, si mantiene sul genere della serie principale, pur distaccandonese alla resa dei conti con una meccanica di gioco piuttosto bizzarra, che adesso passerò ad illustrarvi.

LABIRINTI MISTERIOSI



 
 Ritenendo opportuno sorvolare la premessa narrativa di pura forma del videogioco, direi che l'interesse principale consiste nell'esaminare come e perchè vengono sfruttati i nostri amici mostriciattoli nell'economia ludica del titolo.
 Pokémon Mystery Dungeon si basa su una meccanica molto semplice: il giocatore deve infatti esplorare una serie di labirinti (dalla struttura random) disseminati in varie zone della mappa di gioco, al fine di eseguire una determinata trafila di missioni (consegna, recupero ecc.) commissionategli da altri pokémon. Questo dinamico ruolino di marcia è infine diretto ed articolato da un luogo che caratterizza i momenti alieni all'esplorazione e che collega i vari dungeon tra loro come un vero e proprio Hub.
 Effettivamente, se queste premesse possono sembrare un attimo poco elettrizzanti, le caratteristiche per un moderato divertimento ci sono: si muove, tramite pulsanti e croce, il nostro pupillo-poké su schermo (ovvero, per la prima volta siamo di fronte ad un gioco che ci permette di impersonificare un pokémon e di farlo agire secondo una logica più action), si scandagliano piani e piani di dungeon mai uguali e ci si diverte pacatamente nel seguire gli eventi lungo i quali il gioco scorre su ferrei binari.
 Questi "pregi" di PMD sono in realtà facilmente commutabili in difetti: l'azione è sempre simile, il gameplay è a mio avviso terribilmente limitato e assai poco elastico (per voler tacere sul fatto che sfrutta pochissimo le capacità del DS), la trama rischia di stancare prima del dovuto.
 
Pokémon Mystery Dungeon (2)

APPROFONDENDO LA QUESTIONE...



 
 I problemi sopra esposti del titolo Chunsoft non sono però riconducibili soltanto alla povertà d'azione della meccanica, ma anche a quelli che sono determinati canoni qualitativi della serie Pokémon. In Pokémon Mystery dungeon mancano sostanzialmente tutte le caratteristiche che hanno reso grandi i titoli della serie, per un motivo o per un altro: la componente strategica è qui resa dozzinale, asservita ad una logica di gioco che predilige la facilità di risoluzione dei dungeon (tutti lineari e simili); la sensazione di avventura, di bighellonaggio quasi nomade da una città all'altra della serie principale non esiste proprio, in quanto i labirinti sono tutti raggiungibili attraverso il villaggio centrale; infine, mancano quasi totalmente momenti di gioco veramente adrenalinici, che non riescono a trarre benefici da una componente "d'azione" tutto sommato semplicistica.
 Tirando un piccolo sunto di quanto detto, Pokémon Mystery Dungeon non riesce a raccogliere nessuna delle eredità della serie madre, proponendo un intrattenimento sicuramente non sgarbato, ma opinabile, che ha in comune con i Pokémon solo l'introduzione delle creature di Tajiri all'interno di una meccanica ludica da appassionati, collaudata in Giappone ma a mio avviso un po' insoddisfacente per noi giocatori Europei.
 
Pokémon Mystery Dungeon (3)

LA REALIZZAZIONE TECNICA



 
 Graficamente Pokémon Mystey Dungeon vive di alti e bassi. I mostriciattoli tascabili sono animati discretamente ed alcune zone paesaggistiche (vedi il villaggio principale tramite il quale ci si collega ai dungeon) sono davvero deliziose. Discorso differente è da fare sui labirinti veri e propri, quasi imbarazzanti nella loro omologazione in stile RPG Maker.
 E' vero, l'aspetto grafico è secondario, eppure in questo caso esso risulta uno specchio piuttosto nitido di quanto la cura per questo titolo sia stata distratta: proprio come il sistema di controllo pare rippato dalla versione gemella per GBA, così anche i dungeon altro non sono che una asettica imitazione di quelli apprezzabili su Gameboy Advance.
 Se l'aspetto sonoro tutto sommato si difende nella sua modesta funzione di sottofondo alle ripetitive esplorazioni, la longevità risulta forse il punto meglio valutabile del gioco, in quanto teoricamente offre numerose ore di gioco, insieme ad un multiplayer per la verità al di sotto degli standard poké.
 

CONCLUDENDO



 
 Questo Pokémon Mystery Dungeon è un gioco sostanzialmente controverso ed inatteso. Può essere consigliabile a chi non può fare a meno dei mostriciattoli Nintendo o a chi non ha grosse ambizioni di divertimento. Per tutti gli altri il titolo è una piccola delusione: identico alla controparte GBA e sostanzialmente ripetitivo.

Scheda tecnica


Valutazione

Divertimento — 6
  • Può divertire gli appassionati.
  • Noioso in generale.
Sonoro — 6
  • Musiche adatte alle ambientazioni.
Grafica — 5
  • Momenti buoni
  • Labirinti dannatamente carsici.
Giocabilità — 5.5
  • Ripetitivo e semplicistico.
  • Discreto sulla breve distanza
Longevità — 8
  • Diverse ore di gioco.
  • Multiplayer presente, ma non ai soliti livelli.

Totale 5.5


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