Beach Spikers

Beach Spikers non è uno dei titoli più acclamati per Gamecube. Uscito in sordina nel 2002, non ha riscosso&hellip

Beach Spikers
Beach Spikers non è uno dei titoli più acclamati per Gamecube. Uscito in sordina nel 2002, non ha riscosso grossissimi risultati di vendita, nonostante sia stato generalmente ben valutato dalle varie testate specializzate. Eppure, considerando i titoli sportivi del nostro cubetto, il titolo Sega-Am2 può svolgere un ruolo importante; vediamo perchè.
 

ACCENNI SUL GIOCO



 Le premesse degli sviluppatori erano semplici e chiare: mettere in piedi una simulazione di beach volley discreta e, per quanto realistica nell'aspetto visivo, leggermente sbilanciata sul versante arcade per quel che riguarda la giocabilità. Si può dire che il risultato è stato brillantemente raggiunto in quanto il gioco in questione è, pur con qualche difetto, un ottimo esponente della categoria Arcade che da sempre è un fiore all'occhiello della Sega.
 Beach Spikers si gioca utilizzando sostanzialmente due tasti più lo stick analogico. Questo escamotage lo rende molto fruibile anche da chi non ha mai messo mano nè al gioco in questione nè al pad del cubo. Bastano infatti pochissimi secondi di tutorial per capire che con A e B si giostrano tutte le giocate possibili: dal pallonetto alla schiacciata, dal palleggio al tuffo in bagher. Questa semplice formula rende il gioco veloce e adrenalinico e permette subito di confrontarsi con successo con la modalità arcade, vero e proprio banco di prova in vista del più corposo World Tour.
 La difficoltà è selezionabile, così come sono selezionabili i vari team nazionali, caratterizzati da una valutazione generale che li segmenta a seconda della loro bravura.

SPIKE OR DIE



 Come detto, la parte importante e voluminosa del titolo è quella denominata World Tour, che ci permette di creare un team di pallavoliste assolutamente nuovo dalle caratteristiche uniche, con le quali affrontare un lungo campionato mondiale. Ovviamente il livello di partenza delle nostre pupille e in special modo della nostra partner sarà scarso: a noi spetterà il compito di farle progredire a suon di vittorie.
 I match si disputano partendo dal parziale di 10-10 e terminano a 15 punti, salvo casi di parità nei quali si ricorre a un numero limitato di vantaggi. Il gusto del World Tour è ovviamente costituito dalla possibilità di veder migliorare progressivamente le nostre due pallavoliste che, salvo imprevisti, a fine gioco saranno delle vere e proprie ruspe da spiaggia.
 Il divertimento, nel corso sia del World tour che dell'Arcade mode non manca mai anche se, ben presto, il giocatore deve ricorrere ai livelli di difficoltà più arcigni onde non sbadigliare a causa di avversarie troppo remissive. Tra le piccole pecche imputabili alla meccanica di gioco, vi sono anche le limitate doti delle pallavoliste, spesso imbrigliate in animazioni ripetitive e eccessivamente macchinose. Quest'ultimo fatto, va riconosciuto, è però strettamente legato alla natura arcade di questo titolo, vera e propria "croce e delizia".
 

LATO TECNICO



 Il lato tecnico del gioco è di grande impatto, pur mostrando alla lunga dei limiti dovuti all'ispirazione.
 La grafica è a prima vista ottima. I modelli delle giocatrici sono ben fatti, senza alcun difetto tecnico. Il problema, se di problema si può parlare, consiste nella loro poca personalità: non per esser pignoli, ma tutte le pallavoliste, al di là dell'acconciatura, della divisa e del colore della pelle, posseggono lo stesso identico corpo, modello barbie, che sembra fatto con lo stampino. Non era certo mio desiderio trovarmi di fronte a un gioco con celati fini erotici come DOA Beach volleyball, nè di vedere elefanti in costume da bagno lanciarsi la palla; semplicemente penso che sarebbe stato più umano diversificare minimamente la fisionomia delle giocatrici, anche solo per quel che riguarda la costituzione fisica. Lo stesso appunto si può fare alle animazioni, terribilmente discrete ma anche eccessivamente scolastiche e troppo finte.
. Il sonoro, come spesso accade, si rivela un buon contorno all'azione. Non attira mai troppo l'orecchio con i suoi "gridolini" nè risulta fastidioso oltre misura. Si lascia ascoltare svolgendo decentemente il suo compito.
 Aspetto un attimo più controverso è quello della longevità. Beach Spikers, al di là dei vari livelli di difficoltà, è un gioco sostanzialmente breve. Nonostante ciò si può dire senza cadere in errore che il multiplayer assai gustoso e la fragranza puramente arcade del titolo lo rendono giocabile anche dopo anni.

CONCLUDENDO



 Beach Spikers è tutto sommato un gioco ben fatto e divertente. Non è un capolavoro, in quanto ha dei difetti e, in alcuni punti, manca un po' d'ispirazione, ma tutto sommato risulta un ottimo acquisto per coloro che sono appassionati di sport. Da consigliare senza particolari remore anche a coloro che hanno la possibilità di giocare frequentemente in multiplayer.

Scheda tecnica


Valutazione

Divertimento — 8
  • Diverte sempre e comunque
  • Multiplayer ottimo
  • Single player un attimo troppo semplice
Sonoro — 7
  • Senza infamia...
  • ...e senza lode
Grafica — 7.5
  • Tecnicamente impeccabile
  • Manca un po' d'ispirazione
Giocabilità — 7.5
  • Veloce e frenetico. Facile a impararsi
  • Alla lunga troppo facile
Longevità — 6.5
  • Multiplayer e fattore rigiocabilità buoni
  • Corto se giocato da soli

Totale 7.5


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