Largo Winch

Largo Winch è un personaggio dei fumetti, molto noto in Francia, poco in Italia, da cui è stata tratta&hellip


Largo Winch è un personaggio dei fumetti, molto noto in Francia, poco in Italia, da cui è stata tratta anche una serie di telefilm.
 E’ il giovane rampollo di un miliardario americano che, improvvisamente, a seguito della scomparsa del padre, si ritrova a dover dirigere un impero economico.
 L’impresa, ovviamente, non è facile ma il giovane Largo, avvalendosi di validi e fidati collaboratori (qualcuno, come l’amico Simon, ben caratterizzato) e delle sue doti di abilità e intelligenza (Mandrake, a volte, gli fa un baffo) riesce a ben sostenere il suo ruolo.
 Tuttavia, il Nostro sarebbe un personaggio noioso se si fermasse a ciò ma, per fortuna (più sua che nostra), riesce a conciliare in maniera invidiabile lavoro e avventure (non ultime quelle con le sue splendide collaboratrici …), destreggiandosi abilmente tra l’acquisto di una catena di supermercati, un appuntamento galante (belle le scene a casa della sua collaboratrice) e la caccia ad una spia … (Largo non si fa mancare niente).
 In sostanza, il nostro Largo ricorda a tratti personaggi del tipo “Attenti a quei due” (fortunata e datata serie televisiva che aveva come protagonisti Roger Moore e Tony Curtis): azione, soldi, viaggi e belle donne (che vuoi di più dalla vita?).
 Veniamo, adesso, ai dettagli del gioco.
 La storia è ambientata intorno alla fine degli anni ‘90, anche se, almeno a giudicare dagli ambienti (arredamenti, ecc…) e dai costumi sembrerebbe più datata (almeno di una decina d’anni).
Largo ha appena promosso un’iniziativa umanitaria, avvalendosi di una splendida collaboratrice ma, inspiegabilmente, si verificano una serie di “incidenti” e ben presto si trova coinvolto in una pericolosa avventura che lo costringerà a girare in lungo ed … in largo per i continenti.
Non dico altro sulla trama se non che è quella di un classico “giallo” e, nel complesso, risulta ben congegnata.
Il ritmo del gioco è lento, quindi, potrebbe non essere gradito a chi ama il dinamismo anche nello sviluppo della trama; mentre risulta piacevole per chi ha il gusto di esplorare minuziosamente gli ambienti, soffermarsi sui dettagli, risolvere enigmi.
Bella la ricostruzione di alcuni luoghi tipici (il bar russo ad es.) ed ancor di più i personaggi femminili (la ballerina del bar russo giustifica, da sola, l’acquisto del gioco)(O_o ndCeley): Largo si tratta bene.
Lasciano, invece, a desiderare i personaggi “cattivi”: in pratica un esercito di … cloni sebbene nel gioco non sono considerati tali (in altre parole i programmatori non si sono sprecati nella ricerca grafica ed hanno stilizzato ed omogeneizzato i “nemici”).
Non si comprende poi perché essi siano armati quasi sempre di balestre. Sarà per romanticismo (vuoi mettere la bellezza di una freccia al confronto di una fredda pallottola)? Oppure il programmatore è un appassionato di armi antiche (ognuno ha i suoi gusti)?
 L’enigma rimane irrisolto (qualcuno potrebbe pensare anche da un’incongruenza logica pensando che nel 2000 non si è mai visto una spia o un terrorista con la balestra ma non è bello essere pignoli).
L’interazione con l’ambiente è del tipo “Sims”: Ti avvicini e l’oggetto si illumina (a volte lo devi prendere per proseguire nel gioco, altre volte no); bisogna prestare attenzione a quelli di piccola dimensione che spesso non si individuano e Ti fanno girare a vuoto.
Una grave pecca è costituita dai combattimenti: turnati e non interattivi; più strategici che reali (si vince se indovini la mossa giusta e non se la compi): certamente non divertenti.
La grafica non è originale, sembra un po’ datata, ma nel complesso è gradevole e, a volte, rende molto bene le atmosfere.
La longevità non è elevata, si può concludere il gioco in circa otto/nove ore sempre che non si rimanga bloccati dentro qualche … computer; già, perché, il Largo dovrà lottare anche contro virus informatici (senza balestre per sua fortuna).
In conclusione, non è certo un capolavoro ma un gioco che, nel complesso, può riuscire gradevole (con i limiti sopra evidenziati); soprattutto a chi ama l’aspetto “estetico” e “strategico” del videogioco rispetto a quello “dinamico”.
Se vogliamo possiamo anche compilare la pagellina:

Scheda tecnica


Valutazione

Gioco — 7.5
Grafica — 7
Giocabilità — 7
Longevità — 6.5
Innovazione — 6.5

Totale 6.9


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