Pokémon Puzzle League

Dopo Stadium e Snap, i Pokèmon tornano alla ribalta su N64. Come? Con un altro spin-off. Perché quella…

Pokémon Puzzle League
Dopo Stadium e Snap, i Pokèmon tornano alla ribalta su N64. Come? Con un altro spin-off. Perché quella dei mostri tascabili, come la saga di Mario, ha una notorietà tanto elevata da consentire ogni genere di gioco. Quindi perché no un bel puzzle game?
Ma come si gioca al gioco in questione? Semplice: una serie di blocchi di vari colori scende dall’alto. A voi il compito di spostarli (solo in orizzontale) per avvicinare quelli di colori uguali e farli sparire. In genere per farli scomparire basta avvicinarne tre, ma se il numero aumenta a quattro cinque o sei, tanto meglio, dato che spedirete all’avversario un blocco distruggibile solo facendo una combo “che lo sfiora”. Quando i blocchi arrivano al limite in alto, perderete la partita (quello che ha fatto arrivare i blocchi in alto). Col passare del tempo i blocchi vanno verso l’alto sempre più velocemente.
La sequenza iniziale (fatta rigorosamente con la grafica del cartone animato) dovrebbe inquadrare abbastanza bene cosa succede: il prof. Oak chiama Ash e Pikacoso, che stavano trascorrendo in tutta tranquillità una vacanza, e dice loro di recarsi a Puzzle city, un posto dove si sfidano allenatori con i Pokèmon, anche se voi dovrete lottare con i puzzle.Ci sono varie modalità, ma quella principale è la 1P game, in altre parole una serie di sfide contro vari nemici (partendo da Gary). Ogni volta che terminerete questa modalità a un determinato livello di difficoltà, potrete giocare alla difficoltà successiva. La differenza fra i vari livelli di sfida non si limita alla difficoltà, ma ogni volta il numero di sfidanti aumenterà.
Poi c’è anche la modalità multiplayer che rappresenta una buon’alternativa all’azione. Possono giocare due giocatori che all’inizio della sfida sceglieranno due dei personaggi della saga del Pokèmon, tutti fatti come nel cartone animato, e qui avrete delle sorprese, ve lo assicuro… Ognuno avrà a disposizione tre Pokèmon all’inizio della sfida. E qui la cosa che mi ha lasciato qualche perplessità è che Ash non ha Charizard, ma si può chiudere un occhio, anche perché il sorcio giallo non si poteva levare e la tartaruga (Squirtle) e il coso con il seme (Bulbasaur) sono troppo simpatici perché siano tolti.
Passiamo al lato tecnico. La grafica è buona, pulita, come volete voi, ma non è che in un puzzle game bisogna presentare un motore grafico bellissimo gonfio di poligoni, perché non ce n’è bisogno. In sintesi, il gioco si lascia guardare. Il sonoro conta i suoi motivetti allegri (tranne quello della sfida contro Koga! Argh! E’ soporifera quella musica!) che però somigliano di più alle musichette che ogni tanto si sentono nel cartone animato, più che quelle del cartone.
Il gioco dura, per terminare la modalità Very Hard vi ci vorrà un po’ di tempo, ma ogni tanto risulta ripetitivo e monotono. Per contro in multy può tranquillamente essere aggiunto ai tanti capolavori multigiocatore per N64, che vi terrà incollati per molto tempo davanti alo televisore con un amico a scagliarvi blocchi.
In sintesi, nulla d’eccezionale per questo Pokèmon Puzzle League, che però risulta essere un gioco abbastanza divertente, nonché uno dei migliori spin-off sulla saga dei Pokèmon. A un prezzo basso conviene. E molto.

Scheda tecnica


Valutazione

Sonoro — 70
Grafica — 75
Giocabilità — 75
Longevità — 80

Totale 75.0


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