Cara Nintendo... ma cambierai?

La conferenza E3 Nintendo di quest'anno è stato parecchio deludente, personalmente l'ho trovata più…

Cara Nintendo... ma cambierai?


La conferenza E3 Nintendo di quest'anno è stato parecchio deludente, personalmente l'ho trovata più noiosa e deludente dei tempi di Wii Fit e Wii Music (un po' perché sentivo un vero fattore novità, ma anche il fattore tragicomico del momento non ti lasciava indifferente), e la fiera del mondo dei videogiochi quest'anno ha allargato la lista delle riflessioni negative riguardo il mondo dei videogiochi in generale.
Negli ultimi due anni queste riflessioni riguardavano sempre della "grandezza" dei tablet nel fare videogiochi semplici e a basso prezzo, vantaggio per cui i marketplace di Sony, Nintendo e Microsoft non riescono a racimolare manco un decimo dei guadagni di Apple. Le lamentele rimangono le stesse: giochi con prezzi troppo alti, ma i prezzi non cambiano. Il mondo dei tablet non sta togliendo tutta questa grande utenza al mondo delle console, o almeno, l'unica che è rimasta fregata è proprio Nintendo, che ormai, dopo 6 anni, inizia a pagare grosso le potenzialità hardware del Wii, visto che tutte le famiglie mulino bianco si sono spostate appunto sui tablet e di quei 150€ spesi per "la" Wii poco ce ne importa, di certo su quell'utenza che si ritiene hardcore, che l'ha presa in giro per tutta la generazione (spesso nel torto, ma a tratti nella evidente ragione), con il Wii il massimo che può aspirare è rimorchiare qualche pivellina con Just Dance il sabato sera prima di andare in discoteca.
Con la conferenza E3 di due giorni fa, possiamo confermare che Nintendo non è cambiata, non le sono bastate i debiti di 400 milioni di dollari racimolati lo scorso anno fiscale, dovuti ad un lancio ridicolo del Nintendo3DS perché accompagnato da una line-up abbastanza pietosa (che fortuna loro, lanciando i vari Mario 3D Land,  Zelda OOT3D, StarFox e Kid Icarus di turno, si è ripresa alla grande), pare vogliano ripetersi anche con Wii U, nonostante confidino nel lancio natalizio (che di soldi comunque ne porterà a palate),
Già, Wii U, una console che penso nascerà col tempo - sulla stessa strada del 3DS - e ora schiava di una manovra troppo prudente, che accompagnata dalla gestione delirante dei servizi online Nintendo, potrà nella peggiore delle ipotesi risultare fallimentare, o peggio ancora confusionaria in quella che vuole essere una fresca novità: il social gaming nel mondo delle console. Lo stesso dei tablet. L'idea, viste le potenzialità tecniche del Wii U Gamepad, spesso è intrigrante; Perché aspettarsi la Nintendo-Difference nel social-gaming è una vera e propria novità: poter provare ad emozionarsi grazie al punto di vista di Nintendo in questo campo, può essere un nuovo modo di concepirlo che in futuro venga accettato, e copiato.
Ma in tutto ciò, si nota: Nintendo per ora ha perso la bussola. Al contrario delle generazioni precedenti, sta prendendo una miriade di concetti che accerchiano ora il mondo videoludico, e sta cercando di attaccarli tutti quanti come un puzzle e farlo quadrare alla perfezione. Social Gaming, Wii Mote (e anche Balance Board), Tablet, Alta Definizione, Videochat, più possibili Virtual Console e Wii U Ware (sarà questo il fantasioso nome?). Sarò onesto: nonostante la grandezza di Nintendo, che in questa generazione si è fatta sentire, tutto questo per le sue potenzialità è davvero troppo da gestire.
Partiamo dai giochi ad alta definizione: in questo momento hanno difficoltà a crearli. Nel Nintendo Direct, Iwata, presidente Nintendo, ha parlato che lo sviluppo per concepire Wii U è iniziato nel 2008. Nell'E3 2011, l'anno scorso, Wii U è stato presentato la prima volta: da quel giorno (7 Giugno, con oggi è passato un anno), ad oggi, possibile che non siano riusciti a preparare una demo di un VERO gioco ad alta definizione? Pikmin 3, lo dico subito, non vale. E' palesemente un gioco per cui lo sviluppo era stato concepito su Wii, Miyamoto durante la spiegazione della conferenza stava uscendo matto nel girare l'argomento dei controlli tra Wii (molto più naturali) a quelli Wii U Gamepad (che c'entravano davvero poco sulle vere potenzialità della console). E il gioco tecnicamente non è granché, hanno fatto un leggero upgrade grafico, manco molto curato, e la notizia di oggi riguardo alla sua uscita in cui sarà su 720p fa pensare a due cose: o il Wii U ha un hardware fin da subito esageratamente obsoleto (ma confidando nelle tech-demo molto belle dell'anno scorso, non voglio cadere troppo facilmente nei pregiudizi fin quando non ci saranno dati alla carta), o semplicemente il gioco è stato ricorretto da Wii a Wii U. Se penso alla velocità con cui in questa generazione nelle altre console sono usciti parecchi giochi pieni e zeppi di bug, poi ricorretti con le patch online, e sapendo che Nintendo nella cura di queste situazioni ci tiene parecchio oltre che ad esserne molto  orgogliosa (basta pensare che inizialmente non volevano nemmeno correggere i bug infami di Mario Kart 7 online), nel loro modo di concepire i videogiochi, hanno difficoltà a sviluppare ad alta definizione. In più quest'ultimo anno, confido che si siano più concentrati a migliorare i kit di sviluppo per andare incontro alla terze parti, avendo bisogno di aiuto in tutta questa marea di roba, che sullo sviluppo dei giochi e dei grandi brand.
Capitolo tablet e social gaming: con i prezzi che fanno nel NintendoEShop, e col fatto che il mondo si sta tabletizzando, c'è ne proprio bisogno? Porterà soldi? Certamente, ma non alla lunga.
E i motion control? Nella mia visione pessimista della situazione saranno lasciati ormai a loro destino e il loro sviluppo dipenderà da un Miyamoto sempre più solo, che ogni tanto pensa a defilarsela, ma la sua onnipotente figura dev'essere per forza sfruttata all'E3, altrimenti è la volta buona che i fan Nintendo creino una vera e propria revoluciòn.
Wii U, per ora vuole essere sulla stessa scia del Wii: una console per tutti; ma per quel che si è visto all'E3 non può ancora esserlo. Perché i giochi buoni al lancio comunque non mancheranno, ma essendo parecchi multipiattaforma (Assasin's Creed 3, Batman Arkham City) non giustificheranno l'acquisto della console, e i vari Pikmin 3, Rayman Legends, per quanto possano essere delle possibili perle, di questo lancio saranno solo delle vittime destinate a cadere nell'anonimato per poi essere riscoperte quando usciranno i brand veri Nintendo che ti fanno capire che stai comprando qualcosa di veramente diverso e molto speciale.
Nintendo all'interno sta iniziando a vivere delle difficoltà, che ci verranno sempre mascherate, e di cui a noi fan può fregarcene fino ad un certo punto, e non si capisce se voglia cambiare veramente o meno. Un giorno ti fanno un Nintendo Direct, in cui non solo puntano sul social gaming, ma fanno una vera e propria riflessione sull'uso occidentale delle periferiche mobile e su come i loro freddi schermi, per quanto belli, devono far estraniare il consumatore per una realtà virtuale che si spaccia per sociale, facendoti distorcere dalla realtà dimenticandoti delle relazioni sociali vere. Due giorni dopo, però, ti presentano Nintendo Land (che non ho nominato fino ad ora per mio volere personale), da una sorta di clone di papà Castoro - Katsuya Eguchi per essere precisi - che parlando in giapponese deve avere un traduttore personale e le due voci si intrecciano e quando cerchi di capire che diamine di gioco hai davanti (una sorta di Mario Party che potevano sviluppare pure su Nintendo64), rimani basito dalla situazione. Una situazione per cui ci sono concetti precisi da realizzare, ma quelli concreti sono parecchio confusi.
Sarà che nelle conferenze di Wii Fit e Wii Music, per quanto agghiaccianti, mi sono sempre aggrappato a Zelda (e non me ne sono affatto pentito), ma questa conferenza mi ha creato veramente una grande ferita come giocatore Nintendo. Sia perché non posso aggrapparmi a Zelda (ma neanche ad uno Smash, o ad un F-Zero ipotizzati da quei maledetti rumors), ma soprattutto perché non ho visto una vera e propria voglia di creare una novità assoluta e che ti lascia meravigliato. Nintendo alla prossima conferenza potrà avere su un piatto d'argento una grande occasione per lanciare veramente non solo l'essenza di una console, con i suoi giochi, ma avrà vinto una sfida più grande delle sue reali capacità e confermerà di essere veramente cambiata; ma se non lo farà, strada assai più semplice, allora i miei dubbi più pessimisti saranno confermati e forse è la volta che perderà grande parte dei suoi giocatori veramente affezionati.
Per una volta: vorrei che si parlasse di Nintendo, sulla situazione videoludica dopo l'E3 ne possiamo parlare abbastanza nel topic apposito, purtroppo l'abbiamo capito tutti che Ubisoft, terza parte, ha fatto una figura superiore di tutte le altre conferenze.

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Commenti

Re: Cara Nintendo... ma cambierai?

axlegear88 10/06/2012 alle 11:33

Io penso che Nintendo, come ha sempre fatto, ha paura di investire, di ampliarsi, per il semplice fatto che come azienda non è poi così potente quanto può esserlo Sony, per non citare nemmeno Microsoft. Nintendo non venderà mai una console in perdita - e il loro concetto di azienda è particolarmente legato al concetto di "famiglia", a doppio filo - l'espansione è sempre controllata, c'è, è presente ma prima di farlo...ci pensano 30 volte. Ed è plausibile che i loro team non siano preparati. La soluzione migliore sarebbe rivolgersi a chi è già preparato da qualche anno, ma se lo possono permettere? Hanno rischiato di inabissarsi un paio di volte, ora sono molto sulla difensiva, e ora che stanno andando bene non è facile andare a fare grossi investimenti rischiosi. Io la vedo così e reputo che sia una situazione molto vicina alla loro realtà.

Re: Cara Nintendo... ma cambierai?

Caribe 10/06/2012 alle 10:06

Quindi vuoi dire che il problema di fondo è il fatto che i team interni non sono attrezzati per la realizzazione di giochi HD in tempi utili? Però è strano che non abbiano agito per correggere questa situazione. Potrebbe essere un problema anche la scarsa coordinazione, ma non sono i team che si devono coordinare, ma chi li controlla che dovrebbe gestire le risorse in modo da dare un senso commerciale alle uscite. Che la dirigenza sia un po' in confusione?

Re: Cara Nintendo... ma cambierai?

Feffe 09/06/2012 alle 18:09

Rispondendo a Stefano: il lancio del Wii fu mediocre, ma si sapeva che sarebbero arrivati Galaxy e Prime 3, senza contare i prodotti più o meno minori (i vari Super Paper, Fire Emblem, Excite Truck, WarioWare, Battalion Wars ecc.). E WiiSports ed il Wiimote incuriosivano, cosa che l'uPad non riesce a fare.

Re: Cara Nintendo... ma cambierai?

Feffe 09/06/2012 alle 18:07

Da questo E3 Nintendo è sembrata schizzofrenica, incapace di scegliere una strada e portarla avanti coerentemente per più di due anni. Negli ultimi anni si è quasi alternata alla Nintendo casual una Nintendo core. Nel 2008-9 per dire, a parte Smash e Kart di interno core non fu rilasciato niente, mentre nel 2010-1 abbiamo avuto Zelda, Galaxy 2, Other M, Xenoblade, DK e due Kirby. Poi con questo E3 sembra di essere tornati all'era di WiiMusic. Mboh. Certo, parlare di schizzofrenia per una azienda è irrealistico, e sicuramente non è così, ma l'impressione comunicata è quella (senza contare la motivazione dietro la cancellazione di questo gioco. Ammesso che sia vera fa riflettere). Quindi? Quindi secondo me l'ipotesi più probabile è che i vari team Nintendo siano pochi coordinati tra di loro, seguendo ciascuno una propria strada. E questo introduce uno dei più grandi problemi che a Kyoto si troveranno ad affrontare. Per rispondere a Giotto
"possibile che non siano riusciti a preparare una demo di un VERO gioco ad alta definizione?"
Va considerato che Nintendo non ha precedenti esperienze nello sviluppo in HD e si ritrova con il 90% dei team troppo piccoli per buttarsi seriamente nello sviluppo su home. Basta pensare ai 2 anni di sviluppo di Mario 3D Land, gioco che in Occidente sarebbe stato completato in... 7-8 mesi a dir tanto? E stiamo parlando di EAD, non di uno Skip o un Ndcube. Un Mario Wii U massiccio in quanto verrebbe sviluppato?

Re: Cara Nintendo... ma cambierai?

Giotto 100 08/06/2012 alle 11:59

Non è questione di quale lancio sia migliore, internet con gli anni si è parecchio solidificato come fonte di informazione per qualsiasi acquirente, molto più del 2006, quindi sotto questo aspetto può essere giudicato sotto un punto di vista diverso. Il lancio del Wii fu abbastanza ridicolo, ma ricoperto da parecchie novità che facevano aprire ad una vera propria rivoluzione che dura da 6 anni (ma che sta stancando) nei controlli, tant'è che quella tech demo (Wii Sports) la si usa ancora. Wii U di certo non è sostenuto da questo fattore, le novità esistono, ma non ti lasciano a bocca aperta, perché siamo tutti abituati al mondo dei tablet. E nei giochi? Come line-up in titoli non siamo mica messi male, ma i titoli multipiattaforma, che dovrebbero essere per gli hardcorez, quanto giustificano l'acquisto della console se potranno comprarli su PS3/360/PC? E Pikmin 3, ZombiU e Rayman Legends a questo punto non giustificano l'acquisto, tanto più se di domani non c'è certezza (ovvero altri titoli per gli hardcore).

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