Chaotic Shadow Warriors

Nato nel 2001 come gioco di carte collezionabili come Yu-Gi-Oh, Magic e Pokémon, Chaotic si è rivelato&hellip


Scheda tecnica


chaotic
Nato nel 2001 come gioco di carte collezionabili come Yu-Gi-Oh, Magic e Pokémon, Chaotic si è rivelato un grande successo grazie ad un buon sistema di combattimento e ad una serie televisiva che segue le sue orme. Gran parte di questo grande successo deriva dal fatto dell’orientamento verso il multiplayer online; tramite un codice, che si può trovare su ogni carta comprata, naturalmente uno diverso dall’alltro, è possibile farne l'upload sul sito e sfidare così avversari da ogni parte del mondo. E proprio grazie a questo multiplayer, che il passo dal card gaming cartaceo tradizionale a quello di un moderno videogioco è stato breve, date le opportunità offerte dalle console next-generation, parlando delle piattaforme che hanno l’on-line. Riuscirà la controparte videoludica a replicare il successo ottenuto finora nell'agguerritissimo mercato dei giochi da tavolo? Intanto, andiamo a vedere cosa ci riserva questo gioco!

Come si gioca?



Anche se Chaotic, come si sa già, è largamente diffuso, occorre fare una breve sintesi su come è fatta una partita e come si svolgono gli scontri per poter apprendere al meglio come sarà la caratterizzazione videoludica. Innanzitutto, la prima cosa da tenere in conto è il background narrativo che vede cinque diverse tribù sfidarsi per il predominio del mondo di Perim. Le tribù sono: gli Overworld, gli Underworld, i Danian, i Mepedian e i M' Arrillian, ognuna caratterizzata da un colore diverso. Per stabilire il più forte, gli scontri avvengono uno contro uno schierando in campo un esercito di mostri dal numero e dalla formazione precisa. Il numero di creature sul campo da gioco può essere di uno, tre, sei, dieci o più, in relazione alla complessità delle partite, con l'unico vincolo di porle a forma di triangolo rovesciato la cui base deve essere adiacente alla base del triangolo avversario. Esistono inoltre delle precise regole che limitano in alcuni casi la tipologia di carte schierabili in gioco o le diverse combinazioni fra di esse:  oltre a non poter avere nello stesso deck più di due tipologie della stessa carta, alcune creature molto potenti saranno esclusive sul campo di battaglia o avranno dei precisi obblighi di schieramento con la tribù di appartenenza. I deck principali sono il deck location da dieci carte, il deck attacco da venti carte ed il deck mugic dal numero di carte corrispondente a quello delle creature. Le location si giocano all'inizio del match e decretano l'iniziativa in combattimento e particolari bonus, le carte attacco servono per effettuare un attacco e le carte mugic per scagliare attacchi magici. Ogni carta ha un suo scopo ben preciso determinato in virtù della strategia generale. Le creature hanno a disposizione diversi parametri fra cui il coraggio, l'intelligenza, la velocità e il potere, oltre gli immancabili punti vita ed affinità elementali. Ciascuna di queste caratteristiche potrà essere incrementata in base al battlegear equipaggiato, che a tutti gli effetti rappresenta il corrispettivo di un'arma o un equipaggiamento. Una volta che la creatura è scoperta, il relativo battlegear associato sarà rivelato per indicare il bonus acquisito. Ad ogni turno il giocatore può muovere la creatura, attaccare una carta avversaria e giocare eventuali carte mugic. Gli scontri avvengono quando due creature avversarie si sovrappongono, ed il danno è calcolato tenendo conto oltre dei valori base e dell'equipaggiamento, dell'attacco inferto, del bonus per la location e dall'utilizzo di carte mugic.
Tutto questo non basta a rendere chiara la dose di strategia necessaria per padroneggiare al meglio le innovative meccaniche alla base di Chaotic, poiché oltre la costruzione (fondamentale) dei deck creature e attacco, è vitale anche una buona dimestichezza sui movimenti da compiere per sfruttare l'abilità delle varie carte in gioco. Carne al fuoco ce ne è molta fra creature, location, attacchi, mugic, bonus per gli elementi e per i battlegear oltre le varie abilità di ciascun mostro.

Dalle carte al videogame



Realizzare una conversione dal gioco di carte sarebbe stato un lavoro fin troppo semplice vista la struttura a turni del gioco originale, che avrebbe potuto portare ad un prodotto sì, curato, ma piuttosto esclusivo e adatto solo per i fan del gioco originale! Activision ha dunque pensato di integrare anche un gameplay vario ed eterogeneo, non basato soltanto su combattimenti a turni, ma su un'interattiva dominante in ogni suo aspetto. Il mondo di Perim, infatti, sarà realizzato tridimensionalmente e liberamente esplorabile con elementi presi sia dai third person shooting (sparatutto in terza persona), sia dagli adventure. Da quanto visto dai trailer rilasciati, tutto lascia intuire una buona profondità di gioco di queste fasi, senza dimenticare però il concept originale. Tralasciando per un momento la componente rpg/strategica che dovrebbe caratterizzare gli scontri, sia in fase di attacco che di difesa sono previsti delle fasi interattive per rendere più viva l’azione. Ad esempio per incrementare il danno o la difesa potrebbe essere richiesta la pressione continua di un tasto o di una particolare sequenza per portare a segno il colpo. Tutto questo ha l'indubbio merito di stemperare in parte la passività che potrebbe scaturire da incontri decisi soltanto dalla fase di preparazione e schieramento. Puntare su una miscela di generi potrebbe risultare una carta vincente per eludere l'etichetta di giochi per fan-service, tuttavia il rischio di trovarsi dinnanzi ad un errata calibrazione delle parti action in favore o sfavore di quelle strategiche potrebbe far storcere il naso proprio ai puristi del gioco originale. Non è ancora chiara, però, la modalità in cui gli scontri avvengono se nel più classico dei giochi di ruolo strategici a turni o se rispecchieranno fedelmente lo stile del gioco di carte con una griglia di battaglia a forma di diamante, e spostamenti ad ogni turno. Da quanto visto finora la griglia sembra essere scomparsa in favore di un party in pieno stile rpg, tuttavia sono solo supposizioni in attesa di notizie ufficiali chiarificatrici.
I numeri di Chaotic, però, lasciano spazio a pochi dubbi. Con oltre quaranta creature, trentacinque battlegear e una miriade di attacchi segreti e contenuti da sbloccare, Activision può sicuramente contare su una longevità ed un profondità di tutto rispetto considerando il genere e la scarsa concorrenza. Se poi aggiungete il divertimento offerto dagli scontri online, avrete chiaro il quadro di cosa in effetti possa risultare alla fine questo prodotto.

Comparto tecnico



Sul fronte strettamente tecnico è presto per sbilanciarsi poiché mancano video efficaci di gameplay tranne qualche sfuggente assaggio; nonostante la carenza di materiale, in base agli screenshots e dai trailer ufficiali si evince una notevole cura per il dettagli relativo alle creature ed agli ambienti di gioco. Chiunque abbia amato ed ami tuttora il gioco di 4Kid Entertainment si troverà a suo agio con i familiari ambienti riprodotti in 3D e le proprie creature preferite. Il fascino di un titolo del genere, infatti, verrebbe meno se graficamente il prodotto risultasse infine scadente, poiché l'unica differenza che il pubblico può richiedere al gioco cartaceo, è proprio quella di una rappresentazione virtuale fedele e convincente. Per fortuna il lavoro svolto dai grafici sembra essere in grado di riprodurre al meglio lo spirito del gioco, con creature ottimamente animati, effetti speciali di impatto notevole ed un comparto audiovisivo generale decisamente buono all'apparenza.
Nonostante la buona grafica, ciò che è fondamentale alla buona riuscita di una produzione del genere è il gameplay. Se questo si rivelerà avvincente e fedele allo spirito originale, allora le basi di un buon titolo strategico ci saranno tutte e resterà da verificare l'effettivo target, altrimenti il gioco finirà con l'essere un prodotto di nicchia.

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