E' arrivato il DS Lite
In pochi speravano di vedere il DS Lite prima di settembre, visti i cronici ritardi della Nintendo nel…
In pochi speravano di vedere il DS Lite prima di settembre, visti i cronici ritardi della Nintendo nel pubblicare le console sul mercato europeo. Invece, dopo neanche tre mesi dal lancio nipponico, il DS Lite è già tra le mie mani.
Innanzi tutto, una breve e disutile premessa sul mio nuovo acquisto: l'ho acchiappato oggi (23/06/06) ed è stato la mia ultima spesa dal Gamerush vicino Palazzo Vecchio. Motivo? La sede domani chiude per sempre ed io, se non fosse stato per il Lite, avrei avuto circa 160 euro a credito, ottenuti vendendo giochi usati e altro, e non avrei saputo dove spenderli, visto che le altre sedi del negozio sono lontane. Fatta questa doverosa quanto fastidiosa (per voi) premessa, passiamo alle mie prime impressioni sulla consolina.
Ho aperto il pacchetto su una deserta cattedra del dipartimento di Lettere di via Alfani e le sorprese non sono state poche, anche se non tutte positive. Per prima cosa il caricatore è cambiato. L'aggancio di quest'ultimo con la console è infatti differente rispetto a quanto visto con GBA SP e DS classico. Inoltre nella confezione manca del tutto il laccetto, ovvero quel simpatico gingillo che tutti abbiamo più o meno apprezzato all'opera in Super Mario 64 DS. Peccato.
Ciò che però salta all'occhio più di ogni altra quisquilia è l'aspetto della console. Da chiusa è di dimensioni molto ridotte ed è davvero bellissima da vedere. Lo stile è sobrio, ma di classe. Siamo anni luce lontani dalla plasticosità grigia e sgraziata del DS classico: il Lite è essenziale, minimalista e al tempo stesso molto chic. La console è inoltre ricoperta da uno strato di plastica trasparente molto brillante e di ottima qualità, che fornisce l'impressione che la console sia ricoperta quasi da una fine patina di vetro.
Le dimensioni della console sono ridottissime. Messa accanto al modello vecchio, questa lo fa sfigurare senza mezzi termini. I tasti e la croce direzionale sono stati anch'essi leggermente ridotti, ma adesso risultano più compatti e morbidi. In particolare i tasti principali sono adesso più confortevoli, mentre i dorsali sono ancora migliorati. Spostati i tasti Start e Select, in modo da non essere più confusi col pulsante per l'accensione, adesso sulla fiancata della console. Sempre da quelle parti, il nuovo pennino è una vera delizia: più grande e maneggevole risulta parecchio comodo da usare.
Il microfono è adesso sul centro della console, sulla cerniera, così come le luci che testimoniano l'accensione o la messa in carica del DS.
Per quel che riguarda l'aspetto hardware della console, il solo motivo di giubilo è da ricollegare alla luminosità. I due schermi DS hanno ora quattro gradi di brillantezza selezionabili e risultano molto più nitidi da osservare. La differenza col vecchio modello in azione è palese: persino in un titolo asettico come Brain Training la bellezza e la potenza dei colori col terzo livello di illuminazione è assolutamente incredibile rispetto a quanto sperimentato sul modello normale. Addirittura esaltante la differenza di visuale in quanto a brillantezza cromatica con giochi più colorati: provare Mario Kart DS sul Lite dà una sensazione totalmente nuova, tanto da far sembrare il solito gioco una versione leggermente potenziata dal punto di vista della meraviglia grafica. Assolutamente immutato è invece rimasto l'aspetto gestionale dell'hardware, della Pictochat e di tutta l'impostazione della console. Purtroppo resta presente anche l'obbligo di spegnere la console dopo una qualsiasi modifica alla cronologia o alle impostazioni. Da questo punto di vista speravo ardentemente che tutto il meccanismo si fosse diluito.
Il Nintendo DS Lite è il nuovo Nintendo DS. Grazie al cavolo, direte voi. Ebbene, io vi confermo e vi sottoscrivo che da oggi non c'è più un solo motivo, tranne quello del prezzo (e del "laccetto" °_°'), per comprare il DS classico. Il nuovo modello è migliore sotto ogni aspetto. E' molto più attraente e assai più "status symbol" del precedente (ma di questo ce ne frega il giusto), ha dei pulsanti più morbidi e comodi, un grado di luminosità più elevato, un pennino più morbido. Purtroppo permangono dei difettucci, specialmente per quel che riguarda l'agilità hardware, mutuati dalla precedente versione.
Innanzi tutto, una breve e disutile premessa sul mio nuovo acquisto: l'ho acchiappato oggi (23/06/06) ed è stato la mia ultima spesa dal Gamerush vicino Palazzo Vecchio. Motivo? La sede domani chiude per sempre ed io, se non fosse stato per il Lite, avrei avuto circa 160 euro a credito, ottenuti vendendo giochi usati e altro, e non avrei saputo dove spenderli, visto che le altre sedi del negozio sono lontane. Fatta questa doverosa quanto fastidiosa (per voi) premessa, passiamo alle mie prime impressioni sulla consolina.
Ho aperto il pacchetto su una deserta cattedra del dipartimento di Lettere di via Alfani e le sorprese non sono state poche, anche se non tutte positive. Per prima cosa il caricatore è cambiato. L'aggancio di quest'ultimo con la console è infatti differente rispetto a quanto visto con GBA SP e DS classico. Inoltre nella confezione manca del tutto il laccetto, ovvero quel simpatico gingillo che tutti abbiamo più o meno apprezzato all'opera in Super Mario 64 DS. Peccato.
Ciò che però salta all'occhio più di ogni altra quisquilia è l'aspetto della console. Da chiusa è di dimensioni molto ridotte ed è davvero bellissima da vedere. Lo stile è sobrio, ma di classe. Siamo anni luce lontani dalla plasticosità grigia e sgraziata del DS classico: il Lite è essenziale, minimalista e al tempo stesso molto chic. La console è inoltre ricoperta da uno strato di plastica trasparente molto brillante e di ottima qualità, che fornisce l'impressione che la console sia ricoperta quasi da una fine patina di vetro.
Le dimensioni della console sono ridottissime. Messa accanto al modello vecchio, questa lo fa sfigurare senza mezzi termini. I tasti e la croce direzionale sono stati anch'essi leggermente ridotti, ma adesso risultano più compatti e morbidi. In particolare i tasti principali sono adesso più confortevoli, mentre i dorsali sono ancora migliorati. Spostati i tasti Start e Select, in modo da non essere più confusi col pulsante per l'accensione, adesso sulla fiancata della console. Sempre da quelle parti, il nuovo pennino è una vera delizia: più grande e maneggevole risulta parecchio comodo da usare.
Il microfono è adesso sul centro della console, sulla cerniera, così come le luci che testimoniano l'accensione o la messa in carica del DS.
Per quel che riguarda l'aspetto hardware della console, il solo motivo di giubilo è da ricollegare alla luminosità. I due schermi DS hanno ora quattro gradi di brillantezza selezionabili e risultano molto più nitidi da osservare. La differenza col vecchio modello in azione è palese: persino in un titolo asettico come Brain Training la bellezza e la potenza dei colori col terzo livello di illuminazione è assolutamente incredibile rispetto a quanto sperimentato sul modello normale. Addirittura esaltante la differenza di visuale in quanto a brillantezza cromatica con giochi più colorati: provare Mario Kart DS sul Lite dà una sensazione totalmente nuova, tanto da far sembrare il solito gioco una versione leggermente potenziata dal punto di vista della meraviglia grafica. Assolutamente immutato è invece rimasto l'aspetto gestionale dell'hardware, della Pictochat e di tutta l'impostazione della console. Purtroppo resta presente anche l'obbligo di spegnere la console dopo una qualsiasi modifica alla cronologia o alle impostazioni. Da questo punto di vista speravo ardentemente che tutto il meccanismo si fosse diluito.
CONCLUSIONE
Il Nintendo DS Lite è il nuovo Nintendo DS. Grazie al cavolo, direte voi. Ebbene, io vi confermo e vi sottoscrivo che da oggi non c'è più un solo motivo, tranne quello del prezzo (e del "laccetto" °_°'), per comprare il DS classico. Il nuovo modello è migliore sotto ogni aspetto. E' molto più attraente e assai più "status symbol" del precedente (ma di questo ce ne frega il giusto), ha dei pulsanti più morbidi e comodi, un grado di luminosità più elevato, un pennino più morbido. Purtroppo permangono dei difettucci, specialmente per quel che riguarda l'agilità hardware, mutuati dalla precedente versione.
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