Burnout Due Point of Impact

Dopo aver recensito il benemerito Skies of arcadia, mi trovo a parlare di un altro gioco che non ha molti…


Dopo aver recensito il benemerito Skies of arcadia, mi trovo a parlare di un altro gioco che non ha molti rivali sul cubo. Se infatti qualche gioco di Rally si trova (ce ne sono 3, e tutti discreti), i veri e propri giochi di "corse" sono pochi, soprattutto se non consideriamo i due Need for Speed, (di cui l'episodio "Hot Pursuit" era pessimo.. mentre quello "Underground" pare pregevole) o i giochi "particolari", tipo F-zero, Smuggler's Run e Mario Kart...appartenenti a diversi sottogeneri.
 La serie Burnout, sviluppata da Criterion, pone una grossa pezza su questa falla della line-up cubica e può essere eletta, con furore nazionalpopolare, (in verità è solo una mia opinione ^^' ) come la miglior serie di guida per NGC.

 Questo secondo episodio della serie, difatti, si è dimostrato proprio un bel gioco, completo in molti aspetti e curato sia dal punto di vista delle opzioni, sia nell'aspetto grafico... ma andiamo con ordine....e prima di tutto spieghiamo che gioco è 'sto Burnout 2.
 Sebbene gli anni passati siano molti, Burnout 2 rientra nel genere inaugurato tempo fa da Outrun, e quindi, logicamente, è distante anni luce da quello che può essere lo spirito simulativo e perbenista di un GT a caso...visto che, nel titolo Criterion, l'unica patente che potrete prendere sarà quella denominata Offesive Driving 101...che rappresenta una specie di tutorial delle scorrettezze da fare per accaparrarsi punti-boost.

 Una volta imparate le mosse base, ovvero la derapata (B+A in curva) e l'uso del turbo (tasto dorsale)...possiamo già dire di essere in grado di giocare alla grande.
 Infatti il gioco non richiede quella preparazione metodica che contraddistingue una simulazione di F1, ma necessita solo una buona dose di tempismo e di maleducazione che tutti noi abbiamo ^_^
 Il motivo della "maleducazione" detta anche "voglia di rompersi le ossa" (e non solo quelle proprie, aggiungo io ndCeley) si spiega nel gameplay di Burnout 2....dato che nel suddetto titolo non basta guidare, ma serve soprattutto fare il "depravato" lungo le strade (mi sa che sto gioco fa per me...ndCeley). In pratica la barra del boost, a lato dello schermo, si riempirà in modo proporzionale alla vostra guida spericolata, che dovrà comprendere lo "sfiorare" le macchine nel sorpasso, oppure l'uso indiscriminato delle corsie riservate al senso di marcia opposto...per non parlare della possibilità di fare dei piccoli salti sui dossi e di derapare in curva.
 Per quanto mi riguarda, da bravo praticante di scuola guida, non posso che approvare le allucinanti gare che si verificano, manco a dirlo, su strade urbane ricche di traffico.
 Inutile dire che, come nel primo episodio, l'esperienza di guida che Criterion ci proprone, è dannatamente ben riuscita, grazie ad un ottimo senso di velocità, e ad una manovrabilità degna dei migliori titoli arcade.
 Inoltre, diventando sempre più pratici, sarete capaci di "dribblare" il traffico, facendo delle combo di boost (i Burnout) che vi consentiranno un flusso continuo di velocità per il vostro veicolo fino a che, immancabilmente, non vi andrete a schiantare contro un tir proveniente dal senso opposto (riuscire a fare tutti Perfect lap a velocità folle richiede davvero parecchia pratica...).

 Giocare a Burnout 2 significa anche ammirare la grafica ricreata da criterion, in versione potenziata per cubo. Infatti l'ampio parco macchine è composto da bolidi fiammanti e da tranquille utilitarie, tutte realizzate con precisione e stile, pur non essendo auto "griffate". Le piste sono distribuite su sei ambientazioni, tutte ben ricreate e "accessoriate" di traffico in movimento...il quale darà un contributo eccezionale al gioco con gli incidenti, vero e proprio fiore all'occhiello della grafica di B2. Difatti la fisica che caratterizza anche gli scontri più improbabili non solo è precisa e credibile, ma anche spettacolre a vedersi, visto che, molto spesso, le auto non subiscono una "bottarella" ma vanno proprio in pezzi.

 Tutta l'azione è orchestrata, come nel più classico del casi, da sonorità che cercano di essere "roccheggianti" ma che in verità dimostrano poca personalità, costringendo simultaneamente il giocatore all'azzeramento del volume, a favore di qualche brano veramente adrenalinico (dallo ska al power metal, tutto è consigliato).
 In verità è un peccato che, a causa di questa poca ispirazione in campo musicale, il supporto Dolby Pro-Logic II e i pregevoli effetti dei motori vadano persi, come lacrime nella pioggia.(ehm..troppa fantascienza °_°)(puoi quasi diventare allievo del Tigno...ndCeley)

 Riguardo la durata di questo titolo, posso dire che ne avrete per diversi mesi, prima di finirlo.
Le sette modalità (alcune si sbloccano...ma si va dal "Time Attack" al "Campionato Custom Series"...passando per la modalità "Pursuit") offriranno pane per i vostri denti fino a che, distrutti dagli incidenti o dagli inseguimenti, riporrete il gioco.
 Resta il fatto che, Burnout 2 è un gioco molto soggettivo, per quanto riguarda la longevità: se siete degli amanti delle partite veloci, non lo mollerete più, se invece preferite passare un paio d'ore a giocare, il titolo criterion, dopo essere stato completato, vi verrà a noia.
 Infine, presente il multiplayer che fa, senza infamia e senza lode, il suo sporco lavoro.

 Per concludere, penso che l'acquisto di questo titolo sia abbastanza scontato da parte di tutti, visto che il divertimento scorre a fiumi, e ci si svaga in modo spensierato per diverse settimane.
 Non è sicuramente uno Zelda o un Metroid (e ci mancherebbe), ma il piacere del guidare scorretto è veramente insindacabile e, almeno che non siate dei feticisti della customizzazione o della sicurezza (per questi generi c'è NFS:Underground (non credo proprio ndCeley) e Gran turismo) vi consiglio di dargli un'occhiata.

Scheda tecnica


Valutazione

Sonoro — 6
Grafica — 9
Giocabilità — 9
Longevità — 8

Totale 8.8


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