Lord of The Rings: Return of the King

Every Journey has an End... Puntualmente in ritardo, ecco arrivare la mia recensione del gioco dedicato…

Every Journey has an End...



 Puntualmente in ritardo, ecco arrivare la mia recensione del gioco dedicato al Signore degli Anelli. Uscito ormai due autunni fa, il Ritorno del Re è il tie-in dedicato all'omonimo film della triologia del Signore degli Anelli.
 Come saprete se avete letto la mia recensione de Le Due Torri, la EA ha dimostrato che stranamente con questo genere ci sa fare, sfornando un prodotto non solo interessante ed estremamente giocabile, ma anche dotato di atmosfera e longevità più che discrete.
 Il Ritorno del Re eguaglia, senza bissare, il suo successore in qualità. Ma veniamo ai dettagli

The Order is Set...



 Il titolo in questione è quindi un Picchia Duro contorniato da minimi elementi GdR e avventura. Dopo un primo livello introdutttivo situato nel Fosso Di Helm in cui impersonerete Gandalf il Bianco, il gioco vi da la libertà di scelta di quale "Via" affrontare. Questa si divide, quindi, in tre strade. La prima è la Via dello Stregone, e vede Gandalf impegnato a Isengard ed a Minas Tirith. La seconda, la strada del Re, vi portarà con uno tra Aragorn, Gimli e Legolas, attraverso il sentiero dei morti fino ai Campi del Pelennor. La terza e più importante (per significato) è la Via dell'Anello che vi vedrà impersonare Samwise Gamgee, guardia del corpo di Frodo Baggins, costretto a vagare per Osgiliath, per i tunnel di Shelob e per Cirith Ungol.
 Come in precedenza, il gioco prevede un tasto per gli attacchi veloci ma deboli, uno per quelli potenti ma lenti, uno per la difesa ed uno per le armi da lancio, usato in concomitanza col pulsante A. Più avanti avrete diritto a delle combo, più o meno potenti, e a degli scudi naturali, oltre che ad aumento di energia e, nel caso di Gandalf, magia.
 Anche i personaggi sono aumentati; se nel primo potevato scegliere solo tra Gimli, Legolas ed Aragorn, nel Ritorno del Re avrete in aggiunta anche Samwise Gamgee, Frodo, Gandalf e Faramir, nonchè altri segreti.
 

The Pieces are moving...



 Graficamente parlando, si sono fatti alcuni passi in avanti: i personaggi sono leggermente più dettagliati e gli ambienti sono più interattivi. Essendo un titolo multipiattaforma, però, siamo poco al di sopra di un discreto. Il sonoro si riconferma ispirato, con musiche d'effetto, prese tutte dalla colonna sonora originale, ed effetti sonori incredibili. Gli ruba il fatidico 10 soltanto un doppiaggio presentante numerosi alti e bassi.
Il titolo è anche molto longevo, soprattutto per l'aggiunta del multiplayer a due, che aggiunge ai combattimenti una lieve nota strategica. Dato che il gioco mette a disposizione due vite per i due giocatori, se un compagno è morto, con energia ricaricata, tenterà di proteggere il compagno con meno energia, rischiando però a questo punto di morire una seconda volta. Se ciò accadesse, le vite sono finite ed il primo che morirà farà terminare la missione. Soprattutto nelle missioni avanzate, progredire sarà molto difficile. Tolto il muliplayer, che da la possibilità, come ho già detto, di giocare l'intero gioco in due, l'avventura stessa non è certo breve, e, a meno che non siate maestri dello smanettamento casuale del joypad, vi terrà impegnati per diverse settimane. Alla fine, infatti, le tre vie torneranno una per confinare nelle due missioni finali: la battaglia davanti ai Cancelli Neri di Mordor (resa ESTREMAMENTE difficile) e la Bocca del Monte Fato. Finiti questi, il gioco non ha certo finito con voi e vi darà in pasto un altro paio di livelli bonus. Insomma, aggiungete interviste agli attori e gallerie illustrative e capirete che di carne al fuoco ce n'è parecchia.
 Questo ci fa capire che il divertimento ovviamente non manca, anzi, grazie al multy è più presente di prima. Dove, secondo me, il gioco non raggiunge i fasti di "Le Due Torri" è nelle ambientazioni di gioco. Nè i Campi del Pelennor, nè la Via per Isengard (il quadro più bello dal punto di vista degli ambienti, almeno secondo me) raggiungono la bellezza delle ultime missioni delle "Due Torri". Peccato, ma d'altronde il film quello è.
Ultima perplessità è la curva di difficoltà. Se i primi quadri sono molto facili, gli ultimi sono davvero troppo difficili. Considerando che in singolo si hanno infinite vite, sono i checkpoint a questo punto ad essere male distribuiti; troppo lontano l'uno dall'altro. Considerate che in media avrete un solo checkpoint a livello e capirete che, perdere contro il boss di un quadro e poi dover ripartire da metà livello, che equivale a quindici minuti di gioco addietro, se non di più, non è bello.
 Se saprete non influenzarvi da questo, Il Ritorno del Re però si dimostrerà come un ottimo acquisto e sicuramente come miglior esponente del suo genere sul GameCube.

Scheda tecnica


Valutazione

D'n'A — 9
  • Coinvolgente
  • Le ambientazioni erano migliori ne
Gioco — 8
  • divertente ed immediato
  • checkpoint troppo lontani, troppo difficile nel finale
Ritmo — 9
  • molti bonus, buona modalità muliplayer
Sonoro — 9
  • Ottima colonna Sonora, buoni gli SFX
  • doppiaggio un pò altalenante
Grafica — 7.5
  • Migliorata rispetto al prequel
  • Si vede la provenienza multipiattaforma

Totale 8.0


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