Neon Genesis Evangelion 64

"Angelo, prenditi cura di lei…" In preda a una crisi mistica come introduzione ho ripescato&hellip

Evangelion

"Angelo, prenditi cura di lei…"



In preda a una crisi mistica come introduzione ho ripescato addirittura un Sanremo di due anni fa… Ma come son messo? Vabbè, lasciamo stare…
Neon Genesis Evangelion racconta delle vicissitudini di un ragazzo di tredici anni, Shinji, e dei suoi problemi che verranno alla luce quando sarà chiamato dal padre a difendere la terra dall’invasione degli angeli a bordo del classico robot antropomorfo (sebbene molto più realistico di Mazinger e company).
Un anime che ha avuto molto successo, in quanto è riuscito a mischiare con successo sia la componente di azione, sia quella introspettiva-psicologica, sebbene sia quest’ultima a rendere questa eccellente serie una pietra miliare.
NGE64 è uno dei pochi anime-games sul 64-bit Nintendo (mi vengono in mente solo i due Doraemon e Super Robot Spirits, ma probabilmente mi sbaglio), ma in ogni caso uno dei migliori lavori nell’ambito dei videogiochi ispirati all’animazione giapponese. Il lavoro in questione viene “stranamente” dalle mani di Banpresto. Dico stranamente perché Banpresto è molto avvezza a proporre tavanate mostruose all’utenza (basti pensare a Tamagotchi 64 su N64, all’orrido Capitain Tsubasa J su Playstation e al soporifero Slam Dunk su Super Famicom).
Accesa la console (ATTENZIONE! E’ USCITO SOLO IN GIAPPONE E SU CARTUCCIA PROTETTA: PER USARLO SU UN SISTEMA PAL DOVRETE PRENDERE UN ADATTATORE IN VERSIONE 3 CERCANDOVI IL CODICE. UOMO AVVISATO…) ci si ritrova davanti a una presentazione davvero ben fatta, con a spiegazione dell’arrivo del primo angelo sulla terra nel 1999.
Stupisce molto la musica davvero bella (non so che melodia sia, è quella stranota della sigla di Quark), davvero ben fatta, soprattutto considerati gli scarsi risultati che in generale si ottengono sulla nera console Nintendo. Una volta iniziato si accede alla schermata di opzioni, molto familiare agli appassionati della serie: rappresenta infatti il Magi System. Si può scegliere la storia, l’addestramento, le opzioni o il combattimento. Ovviamente la storia è la modalità principale, ma occorre non sottovalutare anche l’addestramento, che rappresenta una sorta di sequenza di sessioni shoot ‘em up in prima persona a punteggio. La storia vi vede dover combattere in sequenza i tredici angeli, quindi in generale si manterrà sul tema dei picchiaduro a incontri, sebbene spesso ci siano delle variazioni, sessioni di waggling, “smanettamento” tipo Track and Field, per aprire i campi di forza avversari, sezioni in prima persona o addirittura parti alla Parappa The Rapper, per far si che il vostro Mech si muova in sincrono con la musica. Quest’ultima parte detta così sembra un’idiozia, ma vi assicuro che se siete appassionati del cartone riconoscerete la trama di “dance like you want to win”, e risulta essere molto ben fatta e davvero evocativa. La grafica è fatta molto bene, poca nebbia, e fondali pregevoli, ma ciò che lascia a bocca aperta sono i mech, davvero particolareggiati e con moltissimi poligoni. La musica è un altro lavoro impeccabile, le musiche sono praticamente riedizioni strumentali della colonna sonora originale, fra l’altro stupisce anche la presenza di una buona dose di voci campionizzate, davvero ben rese…un lavoro da applausi. Ora tocca alla giocabilità. L’unico difetto che mi sento di riscontrare è una certa lentezza nei comandi, purtroppo la risposta non è immediata, e anche quando dovrete muovervi non si avrà la sensazione perfetta si essere a bordo dell’EVA. Per fortuna “Practice makes perfect”, così con una buona dose di allenamento supererete anche quest’ostacolo.
La longevità assicurata dalle modalità e soprattutto dal fatto che aumentando la difficoltà si sbloccheranno ulteriori parti da giocare (riprese dai lungometraggi). Inoltre c’è anche la modalità multiplayer che sebbene sia una parte periferica del gioco risulta molto divertente.

CONCLUDENDO



In generale, sebbene sia moooolto diverso da un picchiaduro classico, lo considero il migliore nel genere su N64. Se siete puristi evitatelo, se invece cercate un ottimo gioco con cui divertirvi servitevi pure. In ogni caso un appassionato non dovrebbe lasciarselo sfuggire, anche considerando che trovare un capolavoro Bandai è facile come trovare un dodo in cantina. Probabilmente, assieme a Sin & Punishment, il miglior motivo per prendere un N64 JAP.

Scheda tecnica


Valutazione

Sonoro — 97
Grafica — 04
Giocabilità — 90
Longevità — 92

Totale 94.0


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