Metroid Prime 2 - Echoes

2 anni dopo ecco tornare la mitica Samus Aran in un gioco che, come il suo predecessore, promette di…

Metroid Prime 2 - Echoes
2 anni dopo ecco tornare la mitica Samus Aran in un gioco che, come il suo predecessore, promette di lasciare un segno nella mente dei giocatori!
 

ECHOES



 
 Cominciamo col fare un salto indietro nel tempo: 2 anni fa arrivò sul nostro amato cubetto quel gioco chiamato Metroid Prime: una vera e propria boccata d'ossigeno per chi non gustava le avventure di Samus dai tempi del SNES (eccezzion fatta per Metroid Fusion, per GBA, comunque uscito pochi mesi prima di Metroid Prime): infatti, la nostra bionda cacciatrice di taglie aveva saltato a piè pari il N64...probabilmente si stava preparando ad approdare su cubo con un gioco che chiamare capolavoro forse è eccessivo, ma che comunque sfiora l'impresa.
 Per chi non lo sapesse, Metroid Prime è un portentoso mix di azione, sparatutto e (ebbene sì) platform: infatti, per procedere in questa corposa e fantastica avventura non vi basterà sparare come ossessi col braccio-cannone di Samus, ma dovrete anche saltare spesso da una piattaforma all'altra; è il gameplay proposto fin dal primo Metroid, portato superbamente in 3D.
 Cosa c'è di nuovo? Non molto, ma ciò non rappresenta affatto un difetto.
 Samus Aran ha appena completato la missione del primo MP, quando riceve una disperata chiamata di soccorso da un pianeta conosciuto col nome di Aether: sembra che un gigantesco meteorite si sia schiantato su questo pacifico mondo, liberando nell'impatto una potente energia malefica che sta avvolgendo il pianeta come un cancro irreversibile; ad essere minacciati sono i pacifici abitanti del pianeta, la cui razza dominante ha il nome di Luminoth: questi ultimi (che hanno l'aspetto di grosse falene antropomorfe) sono quasi estinti, ed hanno bisogno della nostra impavida cacciatrice di taglie; quando l'energia oscura del meteorite si espande, crea una dimensione parallela oscura dove a farla da padroni sono gli Ing, una razza aliena ostile e mostruosa che ha tutta l'intenzione di estendere il proprio dominio su tutto il pianeta; Samus dovrà restituire energia luminosa ai templi di Aether per scongiurare la minaccia oscura e riportarlo alla situazione originaria...impresa non da poco, senza contare che come al solito i pirati spaziali verranno a ficcanasare per tentare di avere un guadagno dalla situazione.
 Come se tutto ciò non bastasse, quando alla fine di MP Samus era venuta a contatto con il Phazon (una potente sostanza radioattiva), aveva involontariamente generato una copia malvagia di sè stessa; non abbiamo dubbi che quest'ultima le darà dell'ulteriore filo da torcere...
 

IL VECCHIO...



 MP2 è molto simile al suo predecessore. Attraverso il casco di Samus (visuale in prima persona) si tratta di esplorare un'area mostruosamente estesa, divisa in più ambientazioni a loro volta infarcite di mostri, potenziamenti ed atmosfere ricreate ad opera d'arte.
 Come in MP, Samus dovrà "vagare" per queste immense aree verso determinati obiettivi (e non c'è il rischio di perdersi, poichè sarà il computer connesso alla nostra tuta ad aiutarci segnalandoci le aree da visitare nel caso ci perdessimo) raccogliendo vari potenziamenti che le permetteranno di esplorare sempre più territorio e tornare sui suoi passi più volte per avere accesso a qualche area precedentemente preclusaci; raccoglierà, per esempio, nuovi tipi di raggio per il suo braccio ed abilità che vanno dalla morfosfera (per chi non lo sapesse, l'abilità di Samus di tramutarsi in una palla) alla gigabomba (un esplosivo potentissimo che riesce a frantumare le rocce più coriacee)...sarà così in grado di aprire nuove porte e farsi largo in nuovi anfratti, dando al gioco un'importante componente esplorativa; insomma, nulla di troppo nuovo rispetto a MP.
 Il tocco di classe del gioco è rappresentato sicuramente dalle ambientazioni, ricreate fino al dettaglio maniacale per fare sentire il giocatore realmente immerso in un pianeta ostile; il computer connesso al nostro visore scannerizzerà ambienti, rocce e forme di vita animali e vegetali, dandoci l'ìimpressione di stare vivendo un'esperienza reale; altra nota di merito ai boss: enormi, ostici e meravigliosamente costruiti...potrebbe volerci mezzora e più a batterne uno anche per un giocatore smaliziato.
 Oltre ad essi, si segnala anche la presenza costante (come già detto) della copia malvagia della nostra eroina: incontreremo Dark Samus (letteralmente "Samus oscura") più di una volta, ed essa farà di tutto per eliminarci!

...ED IL NUOVO.



 C'è poco di nuovo a caratterizzare questo gioco; il gameplay è invariato, semmai, riguardo ad esso, variano le uniche cose che potevano variare: i visori ed i raggi per il cannone, nonchè le ambientazioni; la premessa è che, purtroppo, è tutto leggermente meno ispirato che nel primo MP...ma questo è lo scotto da pagare per avere fra le mani un degno seguito che tuttavia non fosse identico a chi lo ha preceduto; sembra che le idee migliori, purtroppo, fossero state usate nel predecessore: niente più visori termici ed ai raggi X, spazio a (quasi) inutili visori "sonori" (che "vedono" i rumori); niente più raggio gelo e raggio al plasma, ma spazio a raggio ombra ed a raggio luce (che utilizzano, rispettivamente, le forze oscure e le forze del bene): il primo è piuttosto lento, e se caricato permette di creare un buco nero che risucchia i nemici; il secondo è più veloce, e molto efficace contro le creature dell'oscurità (gli Ing ne vengono letteralmente carbonizzati!). In più, unendoli, si può accedere al raggio crepuscolo.
 La pecca è che questi raggi speciali (a differenza dei raggi del primo MP) hanno munizioni contate, e ciò può essere seccante quando ve n'è un disperato bisogno.
 Le ambientazioni, come precedentemente detto, sono meno ispirate del predecessore (scordatevi lande ghiacciate e caverne traboccanti magma infuocato) ma fanno comunque un figurone.
 La novità principale del gioco è forse la contrapposizione luce-ombra; Samus si trova a dover esplorare aree immerse nell'oscurità proveniente dal meteorite, e potrà farlo tramite appositi portali; inoltre dovrà farlo in fretta: l'atmosfera oscura è terribilmente corrosiva, e quando vi esporrete ad essa il vostro corpo inizierà a bruciare e le vostre energie a diminuire. Questi "salti" nell'atmosfera oscura sono però necessari, perchè la mappa, seppur simile fra la dimensione oscura e quella della luce, presenta delle differenze piccole ma significative: per esempio, un passaggio bloccato nella mappa della luce potrebbe essere sgombro nella mappa oscura, così vi trovereste a doverlo attraversare immersi nella dimensione oscura, e passando oltre dovrete cercare un portale per tornare nella dimensione luminosa ed esplorare la parte di territorio scoperta con calma.
 Questa contrapposizione è ancora più notevole osservando i raggi disponibili per il braccio-cannone: il raggio luce ed il raggio ombra ribadiscono che in questo gioco tutto si basa su questi due estremi contrapposti.
 

TECNICAMENTE...QUANTO DURA???



 
 MP2 è una vera e propria gioia per gli occhi: come il suo predecessore (e anche di più) presenta un comparto grafico davvero magnificente, eguagliato su cubo solo da RE4; quando Samus si "immerge" nella dimensione oscura, l'atmosfera si fa spettacolare ed avvolge il giocatore in un confondersi di colori cupi e spenti che si sciolgono in un'atmosfera ovattata e silenziosa, tanto tranquilla quanto inquietante.
 In più, come precedentemente detto, se Samus proverà ad addentrarsi nella dimensione oscura senza avere le dovute precauzioni (apposite tute), comincerà a bruciarle l'armatura con uno splendido effetto "frittura" sul braccio (con conseguente perdita di energia).
 Il sonoro presenta musiche d'atmosfera che, seppur non rimangano impresse nella mente, fanno alla grande il loro dovere immergendo il giocatore sul pianeta Aether.
 Dal punto di vista della longevità, MP2 è niente più e niente meno del primo: assai soddisfacente, lungo, molto vasto ed impegnativo. I boss, immani e meravigliosi, prendono un sacco di tempo, senza contare tutto quello che ci vorrà per finire il gioco al 100% (quindi trovando tutti i potenziamenti).
 MP2 può risultare così grande che difficilmente lo si riprenderà in mano una seconda volta, e questo non è un bene; ma tutto sommato, anche finendolo una sola volta vale la spesa: stiamo sempre parlando di un signor gioco.

CONCLUDENDO



 Sicuramente un gioco grandioso, immenso, ottimo, da avere senza esitazione; non è un capolavoro assoluto forse solo perchè troppo simile al primo, che, non dimentichiamolo, è una pietra miliare per cubo; se avete adorato il suo predecessore, è un must assoluto...ed in generale, per essere un seguito, è superbamente riuscito. Sicuramente uno dei migliori giochi per Gamecube.

Scheda tecnica


Valutazione

Divertimento — 9
  • Nonostante sia un sequel, un altro grandissimo Metroid 3D.
Sonoro — 8
  • Le musiche fanno la loro parte, e ricreano perfettamente l'atmosfera...
  • ...ma non sono indimenticabili.
Grafica — 9.5
  • Davvero stupenda, sul cubo c'è poco o nulla di simile.
  • Atmosfere a dir poco superbe.
Giocabilità — 9
  • Una volta cominciato, è difficile lasciarlo a metà...
  • Nonostante la difficoltà, raramente è frustrante e sempre è divertente.
Longevità — 9
  • Immenso, lungo, impegnativo, vi ruberà parecchie ore...
  • ...soprattutto se vorrete finirlo al 100%
  • Non fa venire voglia di ricominciarlo proprio per la sua impegnatività.

Totale 8.9


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