Durante la settimana l’hacker Comex, insieme al Team Twiizers (team responsabile dell’apertura delle console Wii e PS3), ha postato vari tweet contenenti stringhe di hash SHA1 che potrebbero significare il ritrovamento di una chiave o un IOS decriptato.
L’unica conferma che ci è data sapere è che quelle stringhe di codice provengono da un Wii U. Lo stesso comex aveva già affermato che i software Wii U erano decriptabili sin dall’uscita sul mercato americano.
L’interrogativo che tutti si porranno sarà certamente “perché il 3DS rimane inviolato nonostante i due anni passati mentre Wii U a meno di tre settimane sembra già a buon punto per essere violata?”, la risposta è semplice: mentre il sistema anti-pirateria del Nintendo 3DS è stato sviluppato da Nintendo stessa, il sistema di sicurezza Wii U è stato sviluppato da una azienda esterna (Acer Cloud Technologies, ex BroadOn) che aveva già lavorato sul sistema di sicurezza del Wii.
 

Qui sotto una prova tangibile dell’ Hack:



Che ne pensate?