StarFox Zero

StarFox e il suo team tornano alle origini lottando contro Andross nel sistema Lylat cercando di distruggere il cattivo Andross.

Starfox Zero
Starfox Zero

La serie StarFox, per quanto possa sembrare strano, è una di quelle storiche di Nintendo. La serie ha avuto inizio addirittura nel 1993 su SuperNintendo con quella che è stato chiamato da noi Starwing (per una questione di diritti sul nome Starfox). Fu un gioco rivoluzionario perché portò per la prima volta su una console casalinga un gioco realizzato con grafica poligonale.

Qualche anno dopo fu la volta di Lylat Wars per Nintendo 64. Un gioco che è rimasto nell'immaginario collettivo per le ambientazioni e la giocabilità e che lanciò definitivamente il personaggio di Fox McCloud tanto da portarlo poco dopo anche all'interno del primo roster di Super Smash Bros.

Su Gamecube la serie venne riproposta come StarFox Adventures che fu praticamente uno spin-off gestito da Rare, ma che in realtà era il rebranding di un titolo già in sviluppo chiamato "Dinosaur Adventures" con un risultato un po' deludente. Seguì il poco memorabile Starfox Assault e in tempi più recenti il porting su 3DS intitolato "StarFox 64 3D".

Insomma era proprio ora che Nintendo dedicasse un po' più di attenzione a questo franchise e si decidesse ad investire qualcosa nello sviluppo.

C'era una volta a Lylat...

Ed eccoci quindi al nostro StarFox Zero, un vero e proprio remake sviluppato in collaborazione con Platinum Games e che riavvolge i nastri dello spaziotempo per riportarci ai tempi di Lylat Wars, quando l'universo, e in particolare il sistema Lylat, è messo in pericolo da uno scimmia scienziato pazzo chiamata Andross.

Il momento è particolarmente critico perché le flotte di Corneria sono in difficoltà contro il formidabile nemico e il generale Pepper è costretto a chiamare in soccorso la Starfox, la squadra di esperti piloti di Arwing, composta dal leader Fox McCloud, dal veterano Peppy Hare, dallo sfrontato Falco Lombardi e dal versatile Slippy Toad (nessuna parentela con i Toad di Mario), tutti e quattro coadiuvati dall'assistente Rob alla guida dell'incrociatore e nave d'appoggio Great Fox.

La squadra di mercenari si mette immediatamente al lavoro liberando dall'assedio il pianeta-capitale Corneria e facendosi largo a colpi di laser attraverso le varie aree fino ad arrivare al misterioso pianeta Venom dove si suppone risiedere Andross. Durante il percorso scopriremo i misteriosi retroscena che legano Pepper e Andross (un oscuro intrigo fatto di tangenti, fondi pubblici dirottati e forse anche servizi segreti deviati) e soprattutto sarà fatto un accenno al complicato passato di Fox e alla dolorosa scomparsa di suo padre James (che come noto è andato a fare il pilota di F-Zero).

Ma il persorso non sarà facile perché anche Andross ha a disposizione la sua squadra di mercenari cattivi: la Starwolf. Qui il malvagio lupo leader irlandese Wolf O'Donnell è in combutta col camaleontico Leon Powalski, con la raccomandata scimmietta Andrew Oikonny e dal traditore della Starfox Pigma Dengar.

Uno Starfox dei tempi moderni

Starfox Zero è quello che ci voleva per ridare un po' di linfa ad una serie rimasta troppo nell'ombra per molti anni. Certo, soprattutto il personaggio di Fox è rimasto nell'immaginario collettivo, ma dal punto di vista pratico negli ultimi 10 anni abbiamo avuto solo un porting che per quanto fosse meglio di niente non era comunque quello che uno si aspettava.

Dicevo che il titolo in questione è quello che si può tranquillamente definire un remake. Storia e personaggi arrivano direttamente dal gioco originale, ricevendo però un piccolo aggiornamento e un minimo approfondimento della trama, che nel caso di uno sparattutto è comunque abbastanza basilare, ma il gioco ora è in grado ora di raccontarci come Andross sia arrivato a tentare di conquistare tutto il sistema Lylat: deliri di onnipotenza. Non è molto, ma accontentiamoci di questo per avere la nostra giustificazione morale nel distruggere centinaia e centinaia di astronavi nemiche pilotate da padri di famiglia e giovani di grandi speranze.

Parlando del gioco in termini più tecnici grafica e sonoro sono quello che uno si aspetta, ma non molto di più.

La grafica non è nulla di eccezionale, non ci sono effetti visivi particolari o elementi particolarmente complessi o ricercati. Fa quel che deve fare mettendo in evidenza gli elementi importanti per il giocatore, senza presentare dettagli troppo elaborati. In generale lo stile è un po' cartoonesco, anche perché i personaggi sono degli animali antropomorfi, e tutto l'ambiente si muove con plausibilità, per cui è sicuramente promossa. Le scene di intermezzo invece sono molto limitate e non spiccano affatto per originalità.
Gli effetti sonori fanno il loro sporco lavoro evidenziando esplosioni, allarmi e il balenare dei laser senza avere una grande varietà. Purtroppo invece la colonna sonora tende a sparire un po' durante il gioco, coperto dagli stessi effetti sonori, ma gli svilippatori hanno pensato di inserire una sezione apposita per risentire tutti i componimenti in assoluta tranquillità.

Parliamo della giocabilità. Starfox Zero non è un gioco semplice e richiede alcune ore per entrare in perfetta sintonia con i comandi, tanto che, come già nei titoli precedenti, è presente una modalità allenamento in cui vi vengono spiegati i fondamentali e in cui impratichirsi. L'aspetto più caratteristico è che si è deciso di dare ampio spazio al gamepad facendo in modo che il movimento dell'Arwing venga controllato con le levette, mentre il puntamento dei laser è gestito dai giroscopi. Inoltre mentre sullo schermo della TV è visualizzata la classica prospettiva in terza persona, sul gamepad siamo in prima persona con il mirino che è quindi molto più preciso. Nelle sequenze di gioco più frenetiche occorre quindi usare entrambi gli schermi per avere da una parte una migliore percezione di quello che ci succede attorno e dall'altra la possibilità di mirare meglio. A questo si aggiunge che certi avversari sono piuttosto abili e richiedono un po' di tentativi per trovare le tattiche giuste per sopraffarli.
Inoltre l'Arwing non è l'unico mezzo a disposizione. A parte la sua trasformazione in Walker per le azioni a terra, c'è il Land Master (un carro armato) che a sua volta può anche volare e un lentissimo quadricottero. Manca invece il sottomarino presente sul Nintendo64.

Discorso un po' ambiguo anche per la longevità. Il gioco riprende molto da vicino la struttura di Lylat Wars riproponendo molti degli scenari già presenti da affrontare in una sequenza che prevede diversi bivi scelti in base ad alcuni sotto obiettivi. Quindi ci sono una ventina di possibili percorsi da affrontare e che vengono messi in particolare evidenza nella modalità Arcade. Concluso il gioco rimangono da conquistare le medaglie, che sono in numero variabile a seconda del livello, spesso basate su obiettivi come il tempo impiegato e il numero di nemici abbattuti. In generale quindi il gioco non ha una longevità eccezionale essendo che si giocano e si rigiocano gli stessi livelli che non sono poi molti.

All'uscita di Starfox Zero è stata accompagnata quella dello spin-off StarFox Guard di cui andremo a parlare separamente (spero).

Probabilmente un'occasione mancata

Intendiamoci, il gioco non è affatto brutto, ma probabilmente si basa troppo sul suo predecessore, soprattutto per quanto riguarda l'impianto generale dei livelli e della lunghezza complessiva. Ok, stiamo pur sempre parlando di uno sparattutto fantascientifico, però una modalità Arcade che prevede di iniziare e finire un'intera storia in un'oretta è un po' deludente. Anche il coinvolgimento nella storia rimane molto superficiale e dopo un po' ci si rende conto che il gioco avrebbe potuto offrire molto di più.

È quindi probabilmente un'occasione sfuggita per fare un grande gioco basato su un personaggio relativamente conosciuto e amato, limitandosi a fare un buon gioco con cui cimentarsi. Peccato, poteva essere molto di più.


Scheda tecnica


Valutazione

Grafica — 8
  • Elementi chiari aiutano il giocatore
Sonoro — 8
  • Effetti senza lode, colonna sonora da rivalutare
  • Doppiaggio non azzeccatissimo
Giocabilità — 8
  • Permette manovre elaborare
  • Mirino da ritatare in continuazione
Longevità — 7
  • Ci vuole tempo per esplorare e conquistare medaglie
  • Una dozzina di livelli sono pochi

Totale 8.0
Ha le potenzialità, ma non si impegna.


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Commenti

Re:StarFox Zero

Rin 01/06/2018 alle 13:32

Ma la pubblichi come recensione?


~ Tapatalco

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