Giochi di Bethesda Softworks

Bethesda: icona dei videogiochi con Skyrim, Fallout e Starfield. Mondi open-world epici e RPG immersivi.

Bethesda Softworks è una delle aziende più iconiche nel mondo dei videogiochi, nota per i suoi mondi open-world immersivi, RPG epici e franchise di culto come The Elder Scrolls e Fallout. Fondata il 28 giugno 1986 a Bethesda, Maryland, da Christopher Weaver come divisione di Media Technology Limited, l'azienda iniziò con titoli sportivi per PC come Gridiron! (1986), rilasciato su Amiga, Atari ST e Commodore 64. Negli anni '80 e '90, Bethesda si espanse con giochi basati su licenze cinematografiche, come The Terminator (1991), e affrontò sfide legali, tra cui una causa contro Electronic Arts risolta fuori tribunale.

Il turning point arrivò nel 1994 con The Elder Scrolls: Arena, primo capitolo della saga che rivoluzionò il genere RPG con mondi vasti e libertà di scelta. Nel 1999, Bethesda divenne sussidiaria di ZeniMax Media, co-fondata da Weaver e Robert A. Altman, permettendo una crescita esponenziale. Nel 2001 nacque Bethesda Game Studios (BGS), lo studio principale dedicato allo sviluppo, con Todd Howard come figura chiave. Acquisì i diritti di Fallout da Interplay nel 2004, producendo Fallout 3 (2008), e id Software nel 2009, ereditando Doom e Quake.

I franchise principali definiscono Bethesda: The Elder Scrolls include Morrowind (2002), Oblivion (2006) e Skyrim (2011), quest'ultimo un fenomeno culturale con oltre 60 milioni di copie vendute e innumerevoli riedizioni, inclusa l'Anniversary Edition su Nintendo Switch 2 nel 2025. La serie Fallout ha Fallout 4 (2015), Fallout 76 (2018, multiplayer controverso) e spin-off come Fallout Shelter. Altri successi: reboot di Doom (2016) e Doom Eternal (2020), Dishonored, Wolfenstein, Prey (2017), Starfield (2023, primo IP originale in 25 anni) e Indiana Jones and the Great Circle (2024).

Bethesda Game Studios, con sedi a Rockville, Austin, Dallas e Montreal, utilizza il Creation Engine (evoluzione di Gamebryo), celebre per modding esteso via Bethesda Creation Club. Sotto ZeniMax, includeva studi come Arkane (chiuso Austin nel 2024), Tango Gameworks (venduto a Krafton) e ZeniMax Online Studios.

Nel marzo 2021, Microsoft acquisì ZeniMax per 7,5 miliardi di dollari, integrando Bethesda in Xbox Game Studios. Questo ha portato esclusività su Xbox/PC (es. Starfield su Game Pass) e risorse per progetti ambiziosi, ma anche ristrutturazioni: chiusure di studi nel 2024 per focus su "blockbuster".

Non mancano controversie: il lancio disastroso di Fallout 76 (bug, mancanza di NPC single-player, data breach), cause legali (contro Interplay, Mojang) e critiche per riedizioni di Skyrim (ora su Switch 2 a 30fps). Nonostante ciò, Bethesda vanta leadership con Todd Howard (executive producer) e innovazioni come VR (Skyrim VR, Fallout 4 VR).

Oggi, Bethesda pubblica su bethesda.net, con aggiornamenti per Fallout 76 (es. Burning Springs) e nomination ai Game Awards per Doom: The Dark Ages e Indiana Jones. Futuro: Oblivion Remastered (2025), The Elder Scrolls VI (2026 o oltre, pre-produzione), Fallout 5 dopo. Con Microsoft, punta a espandere multiverso (es. serie TV Fallout su Prime Video) e mobile (Elder Scrolls: Castles).

Bethesda ha trasformato RPG in fenomeni globali, vendendo centinaia di milioni di copie e influenzando l'industria con libertà player-driven. Sotto Xbox, promette evoluzione, ma deve bilanciare qualità e innovazione per mantenere il trono.


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Switch 2017
Doom

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