Nintendo Music: Cosa Devi Sapere sul Servizio Streaming

Nintendo Music: L'app NSO ufficiale per le OST. Controllo IP, grandi OST, ma lenta e con bug!

Nintendo Music: Cosa Devi Sapere sul Servizio Streaming

Ciao a tutti, appassionati di Goomba e sinfonie! Siete pronti a mettere il vinile sulla storia più hot del momento: Nintendo Music, l'app che ci ha fatto (ri)innamorare delle colonne sonore dei nostri giochi preferiti!

Tenetevi forte, perché dietro a questa app per dispositivi smart lanciata nell'ottobre 2024 si nasconde una vera e propria mossa da maestro di scacchi da parte della Grande N, un'operazione che va ben oltre il semplice streaming.

Il "Takedown" e il Muro Magico dell'IP

Per capire la genesi di Nintendo Music, dobbiamo fare un passo indietro nel tempo, in quell'epoca buia in cui la musica di Nintendo sul web era una sorta di Far West: canali YouTube pieni di OST caricate (spesso illegalmente) e fan che facevano i salti mortali per trovare la versione "completa e ad alta fedeltà". E cosa ha fatto Nintendo? Non ha sorriso. Ha sfoderato l'artiglieria pesante.

Negli anni precedenti al lancio dell'app, l'azienda ha applicato una politica di takedown aggressiva, rimuovendo le proprie colonne sonore dalle principali piattaforme di streaming come Spotify e Apple Music. E ha pure intensificato le azioni legali contro i content creator su YouTube che osavano caricare OST complete, inclusa la richiestissima colonna sonora di Xenoblade Chronicles 3.

Questo non è un capriccio, è una strategia. Creare un vuoto, un silenzio assordante, per poi irrompere con la soluzione ufficiale. Nintendo Music non vuole emulare i giganti dello streaming; il suo obiettivo primario è quello di esercitare un controllo totale sulla distribuzione, sulla monetizzazione e sul contesto di fruizione della sua Intellectual Property (IP) musicale, chiudendola in un "walled garden" (giardino recintato) esclusivo.

Perché questa mania del controllo? La risposta è nel marchio di fabbrica di Nintendo: la famiglia. L'azienda è estremamente sensibile all'associazione del suo brand, orientato a un pubblico familiare e giovanile, con contenuti non adatti. Su piattaforme aperte, non potrebbe impedire che la musica di Kirby o Splatoon venga accostata ad argomenti per adulti. Con la sua app, Nintendo assicura un ambiente curato e sicuro, privo di pubblicità e associazioni indesiderate. La prova? L'inclusione della funzione unica "Spoiler Block", che ti permette di nascondere le OST di giochi che non hai ancora giocato. Una vera e propria protezione dell'integrità dell'esperienza di gioco!

Un'Estensione di NSO: Il Prezzo della Musica

Passiamo al lato economico. Nintendo Music non è un prodotto autonomo. È un'estensione di valore per l'ecosistema digitale di Nintendo, rigidamente vincolata a un abbonamento attivo a Nintendo Switch Online (NSO).

La strategia è cristallina: l'app non è pensata per generare un profitto diretto come servizio di streaming a sé stante, ma per rafforzare l'offerta NSO e, soprattutto, aumentare il value-add percepito. Inclusa nell'abbonamento, l'app fornisce un forte incentivo al rinnovo, offrendo funzionalità premium come il download offline, la riproduzione in background e le playlist.

Una citazione storica: Questa mossa ricorda un po' la filosofia di Shigeru Miyamoto, che ha sempre puntato a rendere i suoi prodotti essenziali all'esperienza, non semplici aggiunte. Qui, Nintendo Music è il "livello bonus" che ti convince a restare nel Regno dei Funghi di NSO!

Funzionalità da Audiofilo (con Qualche Bug!)

Dal punto di vista funzionale, Nintendo Music offre le classiche feature di un'app di streaming: Riproduzione Offline, Riproduzione in Background, Playlist e persino uno Sleep Timer.

Ma la vera chicca, quella che mi ha fatto dire "Bravi, l'avete capita!", è la funzione di Extended Playback e Loop. Questa opzione permette di estendere brani strumentali selezionati a 5, 10, 15, 30 o addirittura 60 minuti. Di fatto, Nintendo ha ufficializzato l'enorme mercato della musica da videogioco usata come Background Music (BGM) per studiare o lavorare, un segmento che prima era territorio esclusivo dei fan-loop su YouTube.

E la qualità audio? Ottima! Il bit rate massimo è di 320 kbps per lo streaming in "Alta Qualità" e per i download offline. Questo posiziona l'app come una fonte ufficiale e di alta fedeltà, spesso superiore alle riproduzioni non ufficiali.

Purtroppo, non è tutto oro quello che luccica. L'app ha sollevato diverse critiche per l'usabilità e la stabilità. Si parla di lentezza generale, mancata riproduzione dei brani e persino crash improvvisi. Insomma, a livello tecnico, l'applicazione sembra ancora immatura rispetto ai concorrenti, un dettaglio che Nintendo dovrà risolvere con la massima urgenza.

Il Catalogo: Vasto, ma Dannatamente Lento

Il catalogo è ambizioso e spazia tra moderno e retro, offrendo OST di titoli recenti come Pikmin 4, Splatoon 3, Animal Crossing: New Horizons, e classici di NES (Duck Hunt), Game Boy (Kirby's Dream Land) e GameCube (The Legend of Zelda: The Wind Waker).

La nota dolente, anzi, stonata, è il ritmo di rilascio. La cadenza di una sola colonna sonora (completa o parziale) a settimana è considerata "svogliata" o lenta dalla comunità. Questo approccio graduale prolunga l'attesa per molti titoli e impedisce al servizio di raggiungere rapidamente la "massa critica" necessaria per sbaragliare definitivamente i fan-rip.

E poi ci sono le lacune critiche, come l'assenza di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom e, soprattutto, l'intera serie Xenoblade Chronicles. Il motivo? I diritti di distribuzione delle OST di Xenoblade appartengono a etichette terze, come PROCYON di Yasunori Mitsuda. Questo è il limite del walled garden: anche se Nintendo possiede la musica per l'uso nel gioco, la distribuzione in streaming richiede accordi di licenza separati, un processo laborioso che sta rallentando l'inclusione dei contenuti più richiesti.

La Dissonanza Finale: Riconoscere i Compositori!

C'è una critica, per me, importantissima e di natura etica: Nintendo Music non accredita i compositori. L'unica attribuzione è il copyright collettivo "© Nintendo". Questa omissione è vista come irrispettosa e inadeguata. I compositori sono l'anima emotiva dei giochi! Ignorarli è un comportamento aziendale che riflette la storica enfasi di Nintendo sul rafforzamento del brand collettivo a scapito del riconoscimento dei singoli talenti creativi.

Sviluppi Futuri che Vogliamo (e Dobbiamo) Vedere

Per far fiorire questo "giardino musicale", Nintendo deve:

  1. Accelerare drasticamente il rilascio e risolvere i problemi di licensing (sì, Xenoblade, sto parlando di te!)

  2. Riconoscere i Compositori! È una questione di rispetto.

  3. Integrare l'app sulla console! La richiesta più grande è poter ascoltare la musica in background mentre si gioca su Switch (o Switch 2). Questa mossa trasformerebbe l'app da un semplice servizio mobile a una componente essenziale dell'esperienza di gioco, amplificando il valore di NSO a dismisura.

Nintendo Music è una piattaforma strategica, pensata per il controllo dell'IP e la fidelizzazione41. Ha potenziale, ma deve crescere. Deve sbarazzarsi dei bug e, per l'amor del cielo, smetterla di farci aspettare la musica di Koji Kondo! Fino ad allora, incrociamo le dita, cuffie in testa e abbonamento NSO attivo!

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