Questa serie non è un semplice fighting game, è una vera e propria celebrazione della storia di Nintendo, trasformata in un caos multigiocatore leggendario. Tutto è iniziato nel 1999 sul Nintendo 64 (con il titolo Smash Bros. in Giappone), un esperimento folle nato dalla mente di Masahiro Sakurai e dal team HAL Laboratory. L'idea? Prendere le statuette dei personaggi Nintendo – Mario, Link, Pikachu, chi più ne ha più ne metta – e farle scontrare in arene ispirate ai loro giochi, usando mosse semplici e accessibili a tutti.
La genialità sta nella meccanica di gioco: invece di ridurre la barra della vita, i colpi aumentano la percentuale di danno (Damage Percentage). Più la percentuale è alta, più è facile essere sparati fuori dall'arena con un colpo potente. È questo il cuore del divertimento: la ricerca dello Smash perfetto per spedire l'avversario nello spazio!
Ogni capitolo è diventato un evento epocale. Melee (GameCube, 2001) ha cementato lo status competitivo della serie; Brawl (Wii, 2008) ha introdotto la modalità Storia epica Emissario del Subspazio e i personaggi guest da fuori casa Nintendo (Solid Snake, Sonic!); e con Ultimate (Switch, 2018), Sakurai ha raggiunto l'impossibile, con "Everyone is Here!" e un roster che è un vero e proprio museo del videogioco, inclusi personaggi come Steve di Minecraft o Sora di Kingdom Hearts.
Smash Bros. è caotico, profondo, incredibilmente bilanciato (nonostante le centinaia di personaggi) e soprattutto... è l'unico posto dove Kirby può prendere a sberle Ganondorf. Se non è questo il paradiso del gaming, ditemi voi cos'è! Un must-have assoluto!